Dalle colonne del Corriere di Bergamo, la penna di Pietro Serina fotografa un pomeriggio di Coppa dai mille volti. Tra la protesta del tifo, il ritorno del "Leone" Kolasinac e i numeri di una rinascita certificata, c'è spazio anche per una tirata d'orecchie al bomber Scamacca nel confronto con il giovane Ekhator.

IL DILEMMA DEL TIFO - Come riferisce Pietro Serina nel suo consueto taglio editoriale, lo scenario iniziale della New Balance Arena ha offerto uno spunto di riflessione profondo. Lo sciopero visivo delle curve, entrate dopo un quarto d'ora per protestare contro l'orario delle 15:00 di mercoledì, viene analizzato con lucidità. Secondo il giornalista, gli ultrà hanno ragione da un punto di vista romantico, ma la realtà moderna impone compromessi: sono le televisioni, con i loro investimenti, a garantire la competitività e la gloria europea. «Se non va bene rinunciamo ai soldi delle tv, ma avremo squadre meno competitive», osserva Serina, suggerendo che forse vale la pena accettare la Coppa all'ora della merenda pur di restare grandi.

IL RITORNO DEL LEONE - L'attenzione si sposta poi sulle note liete del campo. A 234 giorni dalla rottura del crociato, il ritorno di Sead Kolasinac viene celebrato come un fattore decisivo. Serina sottolinea come il bosniaco abbia cancellato dal campo Valentin Carboni, un talento con dodici anni in meno, facendo valere mestiere e anticipo. Per il giornalista, l'Atalanta ha ritrovato un "giocatore in più", capace di accendere i tifosi con quelle corse fatte al momento giusto.

BRIVIDO SPORTIELLO - Non manca un accenno all'episodio tragicomico in avvio di gara, che ha visto protagonista Marco Sportiello al suo terzo esordio in nerazzurro. Dopo 15 secondi, un rimpallo fortuito proprio sul compagno Kolasinac ha rischiato di beffarlo. «Dagli amici mi guardi Dio...» ironizza Serina, elogiando il riflesso del portiere che ha evitato un autogol che avrebbe avuto del clamoroso dopo 913 giorni di assenza.

IL CONFRONTO SCAMACCA-EKHATOR - La critica più pungente è riservata al reparto avanzato. Serina mette a confronto i 97 minuti di Gianluca Scamacca con la prestazione del giovane Ekhator del Genoa. Sebbene il nerazzurro sia «100 volte più forte» tecnicamente, il giornalista evidenzia come sia apparso indolente e poco propenso al pressing, al contrario del diciannovenne avversario che ha mostrato «100 volte più voglia di sacrificarsi». Una differenza di atteggiamento che non è passata inosservata.

NUMERI DA SVOLTA - La chiosa finale è dedicata alla metamorfosi della squadra sotto la guida di Palladino. Serina mette in risalto i numeri inequivocabili del nuovo corso: tre vittorie in tre competizioni diverse, nove gol fatti e zero subiti. Un ruolino di marcia che ricorda i cicli d'oro e che, sommato alla prestazione di Napoli, autorizza a pensare che si stia vivendo «davvero tutta un'altra storia» rispetto all'avvio di stagione.

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Sezione: Primo Piano / Data: Ven 05 dicembre 2025 alle 01:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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