«Ricky aveva il talento delle sorprese, quelle belle, quelle che non ti aspettavi, come quando passò dalla juniores alla prima squadra in pochi mesi. Stavolta però, Ricky, questa sorpresa non mi piace affatto». Inizia così, con queste parole cariche di dolore, il ricordo struggente di Andrea Foresti, ex allenatore di Riccardo Claris alla Gavarnese, intervenuto commosso durante i funerali del giovane ucciso tragicamente a Bergamo. Ecco quanto evidenziato da L'Eco di Bergamo e riportato sull'edizione cartacea di oggi

RICORDI SUL CAMPO – Foresti racconta un episodio emblematico per descrivere Ricky: «Quando mi fu affidato, il suo primo allenatore mi disse chiaramente: “Mister, lui non ti disturberà mai, non si farà vedere molto, ma sappi che quando avrai bisogno lui ci sarà sempre. Fatti trovare anche tu, quando ti cercherà”». Una promessa mantenuta fino all’ultimo, anche dopo che Riccardo aveva deciso di lasciare il calcio giocato per dedicarsi alla carriera di consulente finanziario, rimanendo però sempre legato al suo mister dalla comune passione per il pallone.

IL LEGAME CON LA DEA – Tra i ricordi più belli che Foresti custodisce, c'è quello di una serata speciale, quel 22 maggio di un anno fa a Dublino, in occasione della finale di Europa League vinta dall’Atalanta: «Non riesco a immaginarti diversamente da allora, felice, con un sorriso rilassato e disteso. O come quando hai segnato un gol decisivo, che ci ha regalato la salvezza: stretto nell'abbraccio infinito dei tuoi compagni di squadra».

IL SALUTO DI RUGGERI – Anche Matteo Ruggeri, difensore dell'Atalanta a cui Foresti aveva più volte paragonato Ricky, ha voluto ricordare il giovane con una storia su Instagram: «La vita è ingiusta... Ma sono certo che continuerai a cantare per la Dea, anche da lassù. Ciao Ricky, riposa in pace».

CERCARE RISPOSTE, NON VENDETTA – Nel suo messaggio carico di significato, Foresti ha immaginato Ricky al fianco del padre, anch'egli prematuramente scomparso, intento a vegliare sulla mamma e sulle sorelle, ma soprattutto impegnato a cercare verità e giustizia: «Sono sicuro che non vorresti vendetta, ma soltanto risposte giuste e vere. Aiutaci tu, Ricky, a trovarle».

Oggi Bergamo dice addio a un ragazzo speciale, capace di lasciare un segno indelebile non solo sui campi da calcio, ma soprattutto nel cuore di chi l'ha conosciuto e amato. E mentre Riccardo se ne va, resta forte, indelebile, quell'ultimo abbraccio come un gol decisivo, che nessuno potrà mai cancellare.

© foto di TuttoAtalanta.com
Sezione: Rassegna Stampa / Data: Sab 10 maggio 2025 alle 07:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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