Il Napoli cambia allenatore a stagione in corso. Esattamente dieci anni dopo l'ultima volta, quando Mazzarri prese il posto di Donadoni, Aurelio De Laurentiis decide di cambiare nel bel mezzo del campionato. E questa volta lo fa dopo una vittoria, poche ore dopo il poker rifilato al Genk. L'esonero non è certo dipeso dal cammino in Champions League. Anzi, è l'unica cosa da salvare in questo sciagurato avvio di stagione del Napoli che vede la squadra azzurra al settimo posto in classifica dopo 15 turni. Però ci sono modi e modi. Momenti e momenti. E fa specie vedere come la decisione di salutare Carlo Ancelotti da parte di Aurelio De Laurentiis arrivi una manciata di ore dopo la qualificazione agli ottavi di finale.
Si tratta di un traguardo che per il Napoli non è di certo la normalità dato che è stato tagliato solo per la terza volta nella storia del club, ma che non ha spostato di una virgola quanto già deciso da De Laurentiis dopo il pareggio di Udine. Certo, la tempistica non può non sorprendere perché mai si è visto un allenatore fatto fuori dopo un passaggio del turno in Champions League. Ma a Napoli di questi tempi va così: dall'ammutinamento in poi l'anormalità ha preso il sopravvento sulla logica e la tempistica su questo avvicendamento in panchina è solo l'ennesima conferma.

Sezione: Altre news / Data: Mer 11 dicembre 2019 alle 12:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print