Mentre Milano si prepara ad accogliere il Liverpool per la notte di Champions contro l'Inter, sul volo che porta i Reds in Italia viaggia un passeggero ingombrante, o forse solo la sua ombra. Mohamed Salah, leggenda vivente di Anfield, è diventato improvvisamente un caso diplomatico, una bomba a orologeria innescata proprio alla vigilia della sfida europea. Le parole pronunciate dopo il pareggio di Leeds non lasciano spazio a interpretazioni: la frattura con il tecnico Arne Slot è totale, pubblica e, con ogni probabilità, insanabile. Quello che doveva essere il trascinatore nella "Scala del Calcio" è oggi un separato in casa che grida al tradimento.

LA GRANATA MEDIATICA - "MI SENTO TRADITO" - Il Times l'ha definita "una granata" lanciata nello spogliatoio, ed è difficile trovare metafora migliore. Dopo tre panchine consecutive e aver assistito impotente al crollo dei suoi (da 3-1 a 3-3 contro il Leeds), Salah ha rotto il silenzio stampa con la violenza di chi non ha più nulla da perdere. «Mi sento tradito» e «Non c'è più nessun rapporto con Arne Slot» sono frasi che pesano come macigni. L'egiziano sostiene di essere usato come capro espiatorio, lamentando la mancanza di quel rispetto guadagnato sul campo a suon di record. «C'è qualcuno in questo club che non mi vuole più a Liverpool», ha tuonato, aprendo ufficialmente la crisi.

I NUMERI DEL CROLLO - UN FARAONE NORMALE - Se il cuore dei tifosi sta con la leggenda - scrive La Gazzetta dello Sport -, la ragione tattica sembra dare argomenti a Slot. Il Salah versione 2024-25 è la copia sbiadita del fenomeno che l'anno scorso, a 33 anni, fatturava 29 gol e 18 assist strappando un rinnovo d'oro. Oggi i numeri sono impietosi: appena 4 reti in 13 gare di Premier, prestazioni anonime e un'influenza sul gioco ridotta ai minimi termini. Slot ha scelto la via del coraggio (o della disperazione), affidando la fascia destra a Dominik Szoboszlai, più utile in fase di non possesso e nel raccordo. Il risultato? Tre risultati utili di fila con Mo in panchina, in una stagione che per i Reds resta comunque disastrosa, con un ruolino di marcia da zona retrocessione nelle ultime dieci uscite.

IL GIALLO DI SAN SIRO - CI SARÀ? La domanda che rimbalza tra Melwood e la Pinetina è una sola: Salah giocherà contro l'Inter? L'egiziano si è allenato ieri con il gruppo e stamattina è atteso alla rifinitura, ma la sua presenza tra i titolari è un rebus. Quando Slot parlerà stasera alle 19.45 nella pancia di San Siro, l'argomento principale non sarà Lautaro o Barella, ma la gestione di un fuoriclasse ferito. Convocato o meno, Salah è ormai il problema e non più la soluzione.

DESTINO SEGNATO - L'ARABIA E L'ADDIO - Lo scenario futuro appare scritto e ha i contorni dorati della Saudi League. Con la partenza per la Coppa d'Africa fissata per lunedì prossimo, la sfida contro l'Inter (o quella di sabato col Brighton, definita dallo stesso giocatore come «forse la mia ultima») potrebbe rappresentare il passo d'addio. L'Arabia Saudita è pronta a ricoprirlo d'oro con uno stipendio "alla CR7", facendo del più forte calciatore musulmano il volto del proprio campionato. Se l'Egitto farà strada nel torneo continentale, Salah potrebbe non rimettere più piede a Liverpool da giocatore dei Reds. Una fine triste per una storia d'amore che meritava un finale diverso.

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Sezione: Calcio Estero / Data: Lun 08 dicembre 2025 alle 09:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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