Nelle ultime ore, in concomitanza con il mercato e le comproprietà "bollenti", si parla di un giocatore che ha dato tanto alla Dea in questa stagione, cioè Ezequiel Schelotto. A far parlare non solo il Levriero, ma anche altri due baby talenti che la famiglia Schelotto può raccontare con la stessa passione del "Galgo": Lucas Daniel Schelotto ('94) ed Emanuel Federico Schelotto ('92). TuttoAtalanta.com, in esclusiva, ha così voluto intervistare il primo tifoso dei suoi figli, il padre Nestor.

Che sensazione si prova in casa con tre calciatori in orbita?
«Che dire, è sicuramente motivo di orgoglio anche se dietro ad ogni cosa c'è sempre tanto lavoro, passione e sacrifici».

Partiamo da Ezequiel, una crescita importante per lui nella scorsa stagione in A e coronata con la convocazione in azzurro di Cesare Prandelli.
«Son felice perchè il ragazzo ci credeva, voleva centrare questo sogno e l'esperienza di Coverciano gli ha permesso ulteriormente di caricarsi dentro sé per credere nelle sue potenzialità».

Siamo in chiave mercato ed è lecito chiederle riguardo il futuro di Schelotto.
«E' tutto in standby e sta lavorando per lui un entourage di professionisti, a partire dalla Società Atalanta e dal Dg Pierpaolo Marino che tanto stimano Ezequiel. Sinceramente sia lui che la famiglia sta vivendo questo mercato con la massima serenità, perchè l'Atalanta ha dimostrato in questa stagione di essere un'azienda solida, capace di programmare con grande attenzione ciascuna mossa, centrando l'obiettivo della salvezza in una situazione di partenza veramente molto difficile».

Schelotto sempre vicino alle situazioni benefiche e non solo, soprattutto con i tifosi più piccoli, vero?
«Ezequiel ha un debole per tutti coloro che lo caricano con incitamenti e manifestazioni d'affetto - racconta il padre - Con i bambini, soprattutto, ha una grande pazienza e se fosse per lui, il suo tempo sarebbe vicino a loro giocandoci».

Da facebook a twitter, Schelotto è seguitissimo in rete e nel mondo.
«Diciamo che sa trasmettere le proprie emozioni a chi ha vicino, questo gli permette di avere seguito e di poter essere vicino a ciascun tifoso con la massima spontaneità».

Qual è il segreto di Schelotto?
«Non esistono segreti o particolari ricette "magiche" nel mondo del calcio - spiega -. Ezequiel, fin da quando giocava nel Banfield nelle giovanili in Argentina, ha sempre mostrato sacrificio e tanta passione per questo sport. Nessuno regala niente, soprattutto nel calcio. Ha saputo ritagliarsi i suoi momenti, sfruttando le occasioni avute con tanto sacrificio».

Quanto è importante la famiglia per la sua crescita?
«Tantissimo. Finchè riusciamo, sia io che mia moglie, cerchiamo di poter offrire a ciascun dei nostri figli il massimo. Un occhio di riguardo va senz'altro ad Ezequiel, perchè affronta un mondo affascinante ma allo stesso difficile da gestire: serve equilibrio e tanti valori che uno si deve portare avanti nella vita. Ritengo che probabilmente sono proprio questi concetti famigliari a rendere di Ezequiel un ragazzo umile e che, come tutti coloro che ora sono lì a giocarsi qualcosa d'importante in Serie A, abbia voglia di sognare e credere che tutto questo, per la sua età, è ancora  l'inziio».

Cosa ama fare nel tempo libero Ezequiel?
«Potrebbe essere una risposta scontata, ma quando arriva a casa il suo pensiero è ancora il calcio e guarda i notiziari sportivi per vedere cosa succede al di là della sua squadra di appartenenza. Quello che posso dire è che vive in prima persona, a tavola e con i fratelli, i momenti della famiglia con altruismo».

Spostandoci un attimo dal Galgo, così soprannominato. Cosa ci può raccontare di Lucas ed Emanuel?
«Lucas è un terzino destro, ama il calcio e devo dire che in questa stagione, quando chiamato in causa con la Berretti dell'Atalanta, ha mostrato grande personalità. Per quanto riguarda, invece, Emanuel, sembra la fotocopia calcistica di Ezequiel: ala destra e una statura fisica che lo rendono già pronto a giocarsi confronti con giocatori più smaliziati».

E Nestor Schelotto?
«Vivo quotidianamente i miei figli, cercando con mia moglie, come tutti i genitori, di offrire il top ai figli. Mi ritengo soddisfatto per quello che ho trasmesso fin ad ora e soprattutto consio che quanto dato, resterà a lungo in loro».

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