Da anni ci si aspettava l'esplosione del calcio africano, prima di ogni edizione dei Mondiali dal 1990 a oggi, ci si attendeva che una squadra del Continente Nero potesse issarsi se non proprio in cima al Mondo almeno lì vicino. Ma finora oltre lo scoglio dei quarti non si era mai andati. Il Camerun di Milla e N'Kono nel '90, il Senegal di Diouf e Fadiga nel 2002 e poi il Ghana di Appiah e Muntari nel 2010 erano tutti naufragati a un passo dalla semifinale, anche in maniera dolorosa e a volte con qualche decisione arbitrale sospetta. Una storia che sembrava dover continuare ancora in Qatar dove però il Marocco ha saputo andare oltre ogni ostacolo e mettersi alla cintura due scalpi importanti.

La squadra di Regragui dopo aver vinto il proprio girone davanti a Croazia, altra semifinalista dopo la vittoria sul Brasile di ieri, e l'eterno incompiuto Belgio, ha saputo annullare il tiki-taka spagnolo negli ottavi, trascinando la squadra di Luis Enrique ai rigori e vincendo dagli undici metri. Ai quarti ha saputo fare ancora meglio annullando i giocolieri lusitani e anche l'icona globale Cristiano Ronaldo, e vincendo nei tempi regolamentari con merito grazie a un gol del suo centravanti En-Nesyri, che da oggi potrà scrivere il suo nome nei libri di storia del calcio marocchino e africano. Un successo che proietta il Marocco e il calcio africano in un nuovo futuro. Un posto fra le prime quattro è assicurato e ora contro la vincente di Francia (quasi un derby) e Inghilterra i Leoni dell'Altante sanno di potersela giocare, senza pressioni e con la spinta di un intero continente - e di tutto il mondo arabo - alle spalle.

Sezione: Qatar2022 / Data: Sab 10 dicembre 2022 alle 18:48
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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