Attesa e ambizione. Mancano cinque mesi al verdetto decisivo, ma Bergamo già sogna in grande. Dopo la visita della commissione di valutazione di Aces Italia, la città si gioca ufficialmente la possibilità di diventare "Città europea dello sport 2027". La sfida è ambiziosa, e la concorrenza agguerrita: Ferrara, Ragusa ed Erice sono le altre città italiane che contendono al capoluogo orobico l’ambito riconoscimento.

LA DIFESA DELLA CANDIDATURA – Ieri, nell’Aula consiliare di Palazzo Frizzoni, l'assessore allo Sport Marcella Messina ha illustrato alla delegazione guidata da Vincenzo Lupattelli, presidente di Aces Italia, il dossier completo della candidatura. Un documento dettagliato, studiato per rispondere ai dodici rigorosi requisiti previsti dal regolamento. «Il nostro obiettivo primario – ha spiegato Messina e riferisce L'Eco di Bergamoè quello di utilizzare lo sport come leva di integrazione, sostenibilità e sviluppo sociale. Lo sport deve diventare il fulcro di un dialogo costante e produttivo tra istituzioni e cittadini».

IL SOSTEGNO DEGLI ATLETI – Numerosi gli interventi illustri e i videomessaggi a supporto della candidatura bergamasca. Particolarmente significativa la testimonianza della campionessa di pallavolista Maurizia Cacciatori, testimonial dell'iniziativa: «Porto nel cuore l’esperienza vissuta qui, perché Bergamo non mi ha soltanto formato come atleta, ma soprattutto mi ha insegnato a crescere come persona». A far sentire il proprio sostegno anche altri campioni, tra cui l'atleta paralimpica Martina Caironi, il cestista Diego Flaccadori e il centrocampista atalantino Marten de Roon.

UN FLASHMOB DI SPERANZA – Davanti al municipio, prima della presentazione ufficiale, alcuni giovani atleti delle società sportive cittadine hanno realizzato un flashmob, scandendo lo slogan: «Tanti sport, un’unica squadra: sportivamente insieme!». Un messaggio forte, di unità e condivisione, alla presenza della sindaca Elena Carnevali, che ha ribadito «il ruolo fondamentale dello sport nel favorire crescita e benessere tra i ragazzi».

INVESTIRE NELLO SPORT – La commissione, durante l’incontro, ha ascoltato con particolare interesse Giuseppe Pagani, rappresentante dell'Istituto per il Credito sportivo, che ha sottolineato come «ogni euro investito nello sport genera un ritorno sociale ed economico tre volte superiore». Un dato importante per convincere la commissione della validità non solo sportiva, ma soprattutto sociale, della candidatura bergamasca.

UNA CULTURA DA VALORIZZARE Paolo Marabini, giornalista e rappresentante dell’Associazione culturale Nerio Marabini, ha posto l’accento sull'importanza della cultura sportiva: «Lo sport non può essere separato dalla cultura. È fondamentale diffondere e tramandare conoscenze e valori per costruire una società più consapevole e inclusiva».

UN OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE – La delegazione Aces ha espresso soddisfazione per l'umanità e la passione percepite durante le visite agli impianti sportivi, dal Gewiss Stadium fino al Tennis Città dei Mille. Vincenzo Lupattelli ha però ricordato un obiettivo preciso: «Mi piacerebbe che, dopo il vostro anno da città europea dello sport, il 26% di cittadini bergamaschi che oggi non pratica alcuna attività sportiva diminuisse sensibilmente. Questo sarebbe il vostro vero successo».

Ora Bergamo attende fiduciosa ottobre, pronta a raccogliere i frutti di un lavoro che potrebbe fare dello sport la vera anima della città.

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Sezione: Altre news / Data: Lun 12 maggio 2025 alle 04:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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