Atalanta padrona del gioco, ma il muro Lazio regge: i numeri del match

C’è tutto, in questo 0-0 tra Atalanta e Lazio: il dominio tecnico e territoriale dei nerazzurri, la tenacia difensiva dei biancocelesti e un portiere, Provedel, in versione supereroe. Alla New Balance Arena, la squadra di Juric ha imposto ritmo e qualità, costruendo tanto ma senza riuscire a sfondare un muro laziale che ha resistito fino al 93’.

SUPERIORITÀ NERAZZURRA – I numeri di DAZN del match raccontano la storia di una partita a senso unico: 57% di possesso palla, 14 tiri totali contro 4, con 5 conclusioni nello specchio per l’Atalanta e appena una per la Lazio. Anche sul piano della costruzione la Dea ha dettato legge: 540 passaggi riusciti con una precisione del 93%, indice di una gestione pulita e continua del pallone.

MANCATO SOLO IL GOL – Juric ha visto la sua squadra comandare il gioco per larghi tratti, con sette corner conquistati e tre fuorigioco segno di un atteggiamento offensivo costante. La Lazio, invece, ha concesso campo e spazi, badando all’ordine difensivo. Provedel, decisivo in almeno tre occasioni (su Lookman, De Ketelaere e Zappacosta), è stato l’uomo chiave per Sarri, insieme a Romagnoli e Gila, impeccabili nella gestione dell’area.

INTENSITÀ E AGONISMO – Quattro ammonizioni nerazzurre testimoniano l’aggressività con cui l’Atalanta ha interpretato la gara: De Ketelaere, Sulemana, Pašalić e Hien nel taccuino di Collu. La Lazio, invece, ha chiuso senza gialli, ma con appena 5 falli commessi e pochissimo coraggio oltre la metà campo (solo 1 calcio d’angolo guadagnato).

SENSO DELLA PARTITA – In una serata speciale — quella del 118° compleanno del club — la Dea ha onorato la ricorrenza con una prestazione di grande personalità, confermando solidità, spirito e continuità. L’imbattibilità in campionato resta intatta e i segnali restano incoraggianti: manca solo la precisione negli ultimi sedici metri per trasformare il dominio in vittorie.

© Riproduzione Riservata