Nel corso della lunga chiacchierata concessa ai microfoni di TuttoAtalanta.com, Marco Pacione non si è limitato a sfogliare l'album dei ricordi, ma ha offerto una disamina lucida sul delicato momento di transizione vissuto dalla squadra. Dalla scommessa iniziale su Juric, naufragata nonostante le premesse, all'avvento di Raffaele Palladino, l'indimenticato attaccante nerazzurro analizza le scelte della società e traccia la rotta per il prosieguo della stagione, sottolineando come lo status del club imponga ormai ambizioni di alto livello.

L'avvio dei nerazzurri però è stato faticoso. Se lo aspettava?
«I risultati iniziali non sono stati quelli sperati, ma ci tengo a dire che consideravo Juric un valido allenatore. Lo vedevo come il naturale prosecutore dell'era Gasperini, essendo un suo allievo con idee simili. Le cose non sono andate, ma ora c'è Palladino: ha qualità e ha già dimostrato il suo valore. Sono convinto che farà bene a Bergamo».

E in campionato?
«L'obiettivo nerazzurro resta l’Europa. Dopo aver vinto un trofeo continentale straordinario e aver frequentato i palcoscenici internazionali per anni, la dimensione dell'Atalanta è ormai quella. Il suo posto è lassù».

Un attestato di stima importante per il nuovo corso tecnico, con la consapevolezza che, nonostante le difficoltà iniziali, la rosa costruita dalla famiglia Percassi ha tutte le carte in regola per mantenere l'Atalanta nell'élite del calcio che conta.

LEGGI QUI - L’intervista integrale di Marco Pacione ai microfoni esclusivi di TuttoAtalanta.com

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Sezione: Interviste / Data: Gio 04 dicembre 2025 alle 18:00 / Fonte: Claudia Esposito
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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