Retroscena Papu Gomez: "Galliani mi voleva al Milan, ma scelsi l'Atalanta"

Alejandro Gomez avrebbe potuto vestire la maglia del Milan nel 2017. È lo stesso Papu a rivelarlo, in un retroscena di mercato che oggi assume contorni sorprendenti. L’ex capitano dell’Atalanta, in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, ha raccontato di come l’allora amministratore delegato rossonero Adriano Galliani fosse determinato a portarlo a Milano nell’ultimo anno dell’era Berlusconi.

La proposta rossonera del 2017
«Sì, il Milan ci provò concretamente», racconta Gomez. «Galliani mi stimava molto e mi voleva fortemente in rossonero. Era l’ultima stagione della gestione Berlusconi e sulla panchina c'era Vincenzo Montella. Fu una proposta importante, ma alla fine decisi di non accettare. A Bergamo avevo trovato il mio ambiente ideale, la società era ambiziosa, la squadra cresceva costantemente e io ero diventato uno dei riferimenti principali».

Non solo Milan, anche Lazio e Atletico
Ma quello del Milan non è stato l'unico treno passato vicino al Papu: «Qualche anno prima avevo già detto di no alla Lazio», prosegue Gomez. «E ancora prima, nel 2013, fui vicinissimo all'Inter e all'Atletico Madrid. Ricordo bene che Diego Simeone in persona mi invitò a pranzo per convincermi: fu molto diretto, disse che mi voleva a tutti i costi. Tuttavia, il Catania all'epoca chiese una cifra elevata, così alla fine i Colchoneros puntarono su David Villa».

Una scelta di vita e di carriera
Le scelte di Gomez, col senno di poi, sembrano chiaramente dettate dal cuore e dalla stabilità familiare trovata a Bergamo. Una decisione, quella di rifiutare i grandi club, che gli ha permesso di diventare il simbolo dell'Atalanta di Gasperini e uno dei giocatori più amati della storia recente nerazzurra.

Nel calcio, come nella vita, sono spesso le decisioni più difficili a determinare il destino: Alejandro Gomez oggi non ha rimpianti, convinto di aver fatto la scelta giusta restando fedele alla Dea. Un amore che va oltre qualsiasi tentazione di mercato.