Edi Rama, primo ministro albanese dal 2013, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport in vista del match contro l'Italia che aprirà l'Europeo per la Nazionale giudata da Silvinho. Una sfida non banale vista la vicinanza geografica dei due paesi.

Buongiorno signor Rama, Italia-Albania questa volta vale per l’Europeo: che effetto le fa?

"Incredibile. Sarà la prima volta (e spero l’ultima) nella mia vita che mi augurerò che l’Italia non vinca una partita nell’Europeo. Ma comunque a me andrebbe benissimo un pareggio, che, per i nostri rossoneri, sarebbe come una vittoria. Lo so che per i nostri azzurri il pareggio con l’Albania sarebbe l’inizio di un processo contro Spalletti. Ma, purtroppo, all’Italia non posso augurare niente più del pareggio".

Cosa dobbiamo temere dell’Albania? E, secondo lei, come finisce?

"Dell’Albania si dovrebbe temere la netta supremazia sugli spalti, dove di certo vinciamo noi, lo spirito di rivalsa dei ragazzi di Sylvinho e il fatto che la nostra squadra non ha più niente da perdere. Può finire in tutti i modi, ma, siccome l’Italia non brilla quasi mai quando comincia un torneo, io spero in un pareggio".

Com’è cambiato il rapporto fra italiani e albanesi negli ultimi trent’anni? E come lo giudica in questo momento?

"Oramai siamo un popolo diviso dal mare, ma unito in tutto il resto. Simili come due gocce d’acqua nei pregi e anche nei difetti".

Sezione: L'avversario / Data: Sab 15 giugno 2024 alle 11:23
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
vedi letture
Print