Un blitz che vale doppio, forse triplo. Alla Cetilar Arena va in scena il trionfo del cinismo e della sofferenza, con il Parma che esce indenne dalla battaglia contro il Pisa e si porta a casa l'intera posta in palio. Una vittoria di "cortomuso", per dirla con un lessico caro al calcio italiano, decisa da un episodio nel primo tempo e blindata da una ripresa di pura resilienza. I ducali rialzano la testa e trovano ossigeno puro per la classifica, mentre i toscani masticano amaro per le occasioni sprecate e per un nervosismo finale costato caro.

LA SVOLTA VAR E IL CECCHINO - L'equilibrio che regna sovrano per quasi tutta la prima frazione si spezza solo grazie alla tecnologia. In un match avaro di emozioni e bloccato tatticamente, dove le uniche fiammate erano state un tentativo di Benedyczak e un colpo di testa di Touré, serve l'occhio elettronico per cambiare la storia. Al 40', l'arbitro Doveri viene richiamato al monitor per valutare un tocco di mano di Caracciolo: il verdetto è calcio di rigore. Dagli undici metri si presenta Benedyczak, che con freddezza glaciale spiazza Scuffet e firma l'1-0 che deciderà l'incontro.

LA SARACINESCA DI CORVI - Se l'attaccante polacco è il braccio armato del Parma, Edoardo Corvi ne è lo scudo impenetrabile. Nella ripresa, quando il Pisa di Gilardino alza i giri del motore provando il tutto per tutto, il portiere ducale sale in cattedra. I padroni di casa cingono d'assedio l'area avversaria, ma trovano sulla loro strada un estremo difensore in stato di grazia, capace di salvare il risultato in almeno due circostanze nitide, negando la gioia del gol a un attacco nerazzurro sempre più frustrato.

IL DRAMMA SPORTIVO DI NZOLA - La serata no del Pisa ha il volto scuro di M'Bala Nzola. L'attaccante vive novanta minuti da incubo: prima spreca malamente sotto porta, poi si infrange contro il muro eretto da Corvi. Nel finale, quando la lucidità viene meno e la sconfitta sembra ormai inevitabile, il nervosismo prende il sopravvento. Un fallo di pura frustrazione gli costa il cartellino rosso prima del triplice fischio, macchiando indelebilmente la sua prestazione e lasciando i suoi in dieci nel momento dell'assalto disperato.

RESISTENZA E PUNTI PESANTI - Nonostante i tentativi di Gilardino di mischiare le carte inserendo forze fresche, il fortino emiliano regge l'urto fino alla fine. Il Parma stringe i denti, soffre, ma non crolla, portando a casa un risultato di vitale importanza in chiave salvezza. Per i gialloblù è la vittoria della volontà; per il Pisa, un'occasione persa tra rimpianti e nervi tesi.

IL TABELLINO

Pisa (3-5-2): Scuffet; Calabresi (30' st Moreo), Caracciolo, Canestrelli; Touré, Marin (1' st Akinsanmiro), Aebischer, Piccinini (30' st Lorran), Angori (1' st Leris); Meister (38' st Tramoni), Nzola. A disposizione: Semper, Nicolas, Hojholt, Buffon, Tomas Esteves, Isak Vural, Coppola, Raul Albiol, Lusuardi, Bonfanti. All.: Gilardino

Parma (4-3-2-1): Corvi; Britschgi, Delprato, Valenti, Valeri; Keita, Estevez, Bernabé (29' st Ordonez); Benedyczak (29' st Oristanio, 45' st Lovik), Ondrejka (14' st Sorensen); Pellegrino. A disposizione: Guaita, Rinaldi, Almqvist, Begic, Hernani, Cremaschi, Djuric, Cutrone, Trabucchi, Conde. All.: Cuesta

Arbitro: Doveri

Marcatori: 40' rig. Benedyczak (Pa)

NOTE: Ammoniti: Benedyczak (Par), Valeri (Par), Aebischer (Pis), Touré (Pis). Espulsi: Nzola (Pi)

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Sezione: Le Altre di A / Data: Lun 08 dicembre 2025 alle 17:13
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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