Dalle macerie lasciate dall’addio di Cellino al possibile rilancio con Giuseppe Pasini e un ruolo da protagonisti per i tifosi. Brescia cerca disperatamente una nuova strada e, a sorpresa, il Comune affianca l’iniziativa «Cuor di Leonessa», guidata da Alessandro Altobelli, proponendo un azionariato popolare. Un’idea rivoluzionaria che potrebbe cambiare per sempre il rapporto tra club e città.

LA PROPOSTA DEL COMUNE - La politica bresciana non è rimasta a guardare il caos delle ultime settimane. L’amministrazione comunale ha sposato con convinzione il progetto avanzato da Altobelli, immaginando un modello in cui il popolo biancazzurro diventi coproprietario del club con una quota che oscillerebbe tra il 3% e il 5%. Una formula che consentirebbe ai tifosi di partecipare attivamente alla vita del club e alla sua ricostruzione.

ALTOBELLI SPINGE PASINI - Per Alessandro Altobelli, storico campione legato a doppio filo a Brescia, l’unico nome possibile per la presidenza resta quello di Giuseppe Pasini. Il patron della Feralpisalò è visto come la figura ideale per riportare in alto la squadra cittadina. «Con Pasini al timone avremmo finalmente garanzie serie per un futuro vincente – sottolinea Altobelli –. È un imprenditore di successo, capace di costruire realtà solide: per Brescia sarebbe un’occasione imperdibile».

"FARÒ LA MIA PARTE" - Altobelli crede talmente in Pasini da dichiararsi disponibile anche a sostenere personalmente il progetto, pur di convincerlo a guidare le Rondinelle. «Sono pronto a mettere soldi di tasca mia – rivela – perché so bene quanto Brescia abbia bisogno di lui. Se serve, farò anche un passo indietro pur di facilitare questa operazione, perché alla fine siamo noi bresciani a beneficiarne davvero».

CUOR DI LEONESSA IN CAMPO - Nel frattempo, il comitato «Cuor di Leonessa», di cui Altobelli fa parte insieme all’avvocato Alberto Scapaticci, si è già mosso per promuovere il progetto di azionariato popolare. L’ex attaccante assicura: «Non ci fermeremo finché non vedremo una soluzione concreta per la squadra. Brescia non può scomparire: siamo determinati a far rinascere questa società, coinvolgendo direttamente i tifosi e tutta la comunità».

LEGAME INDISSOLUBILE - Altobelli ribadisce la forza del suo legame con la città che lo ha accolto e lanciato nel calcio professionistico. «A Brescia ho iniziato e chiuso la mia carriera. Qui sono nati i miei nipoti, questa è casa mia. Adesso è arrivato il momento di restituire qualcosa ai bresciani, di essere presente e fare la differInza nel momento del bisogno».

Il futuro del Brescia riparte dai tifosi, dall’idea ambiziosa dell’azionariato popolare e dal sogno di vedere Pasini presidente. Una svolta storica per un club che vuole risorgere dalle sue ceneri, unendo cuore, passione e responsabilità collettiva.

Sezione: Altre news / Data: Dom 22 giugno 2025 alle 22:41
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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