Djimsiti e Samardzic, un derby senza vincitori: ora tocca agli altri nerazzurri

Un sabato intenso e senza reti, ma con emozioni a intermittenza per Berat Djimsiti e Lazar Samardzic, protagonisti ieri sera nel derby atalantino tra Albania e Serbia. Lo 0-0 maturato a Tirana nella sfida valida per le qualificazioni mondiali ha lasciato l’amaro in bocca soprattutto al trequartista nerazzurro: Samardzic, schierato titolare, ha avuto sulla coscienza il calcio di rigore provocato e poi sprecato malamente da Manaj, fallendo così l’occasione per cambiare la storia della partita.

Più ordinaria la prova del difensore albanese Djimsiti, rimasto in campo per tutti i 90 minuti, a garantire solidità e sicurezza alla retroguardia dei padroni di casa. Alla fine, un pari che fa contento soprattutto chi puntava a evitare di perdere terreno in un girone estremamente combattuto.

Contemporaneamente, nella sfida tra Austria e Romania terminata sul 2-1, Stefan Posch - fa il punto L'Eco di Bergamo - ha fatto il suo ingresso al 61’, contribuendo a tenere il risultato positivo e confermando il buon momento personale anche in nazionale.

Adesso un giorno di pausa per i nazionali atalantini, prima del rush finale di impegni previsto da domani: in calendario Belgio-Galles con De Ketelaere e Croazia-Repubblica Ceca con Pasalic.

Martedì il gran finale con ben dieci atalantini in campo, tra cui il quartetto azzurro (Carnesecchi, Zappacosta, Maldini e Retegui) chiamato a riscattarsi contro la Moldavia dopo la batosta norvegese. Stesso giorno in campo anche Djimsiti (Lettonia-Albania), Samardzic (Serbia-Andorra), Posch (San Marino-Austria), Hien (Svezia-Algeria), Ederson (Brasile-Colombia) e Kossounou (Canada-Costa d’Avorio).

E dopo la maratona di qualificazioni mondiali, l’attenzione di Bergamo si sposterà immediatamente sull’Europeo Under 21, che prenderà il via sempre martedì. La prima sfida dell’Italia sarà contro la Romania: gli occhi nerazzurri saranno tutti puntati su Matteo Ruggeri, convocato dal ct Nunziata, pronto a brillare e dimostrare che il futuro della Dea passa anche da lui.