La nuova Juventus è appena nata, non ha fretta e ha ben chiari i suoi obiettivi in testa, per il presente e per il futuro. Dopo una gestione che ha portato tanti trofei ma anche un netto problema dal punto di vista del bilancio, è iniziato il nuovo corso, con Cristiano Giuntoli al timone della dirigenza e Thiago Motta a guidare la squadra, senza assilli, senza voler fare il passo più lungo della gamba, e con le idee ben fissate nella mente. Passo dopo passo i bianconeri vogliono tornare a essere quello che la storia ha sempre raccontato: un club vincente. In mezzo ci saranno tanti passaggi da fare, a cominciare dall'annullamento di quel rosso nei conti, che entro la prossima chiusura del bilancio dovrebbe diventare realtà.
La strategia tra addii e acquisti.
In estate il mercato ha visto una vera e propria rivoluzione in casa Juve, con tanti volti nuovi messi a disposizione di un tecnico nuovo, e con l'operazione in porta, legata all'addio di Szczesny e all'arrivo di Di Gregorio, che ha fatto parlare tanto. Qualcuno ha storto il naso, altri hanno cercato di capire il perché di questo avvicendamento, ma il discorso è molto semplice: se da una parte il polacco se n'è andato attraverso la risoluzione del contratto, con tanto di buonuscita pagata dalla Vecchia Signora (che ha comunque risparmiato 2 milioni dopo la firma dell'estremo difensore con il Barcellona), dall'altra è arrivato uno dei migliori portieri della passata stagione, dal Monza, per 18 milioni di euro. Pensando a questa operazione, senza studiarla a fondo, la prima sensazione che uno può avere è che a livello di bilancio la società torinese ci abbia rimesso, ma andando ad analizzare il tutto si vede che alla fine l'affare economico è stato fatto proprio dalla Juventus. Tutto legato agli stipendi, visto che, parlando di lordo, si è passati dai 15 milioni per Szczesny ai 3,5 per Di Gregorio. Vien da sé che il costo del cartellino passi in secondo piano e operazioni come queste verranno fatte in quasi tutti i ruoli, anche nelle prossime sessioni di mercato.
Il rinnovo di Vlahovic.
Proprio nei prossimi mesi uno degli argomenti più caldi sarà il prolungamento del contratto di Dusan Vlahovic, attualmente in scadenza il 30 giugno 2026. Entro Natale Giuntoli e l'agente dell'attaccante si metteranno al tavolo per provare a trovare un accordo, ma la Juventus non ha fretta e, soprattutto, non ha paura di perdere il serbo a zero, alla naturale scadenza del suo accordo. Guardando indietro un addio il 30 giugno 2026 sarebbe per certi versi simile a quello di Gianluigi Donnarumma al Milan, nell'estate del 2021, e tutti sappiamo cosa è successo un anno più tardi, con la vittoria del diciannovesimo scudetto dei rossoneri. L'offerta verrà fatta per allungare l'accordo di uno o due anni, sarà molto buona, ma difficilmente si partirà da quei 12 milioni di euro attualmente percepiti dall'ex Fiorentina. Stessa cosa è successa anche con Paulo Dybala, che ha salutato la Juve a parametro zero. Non ci sarà nessuna rincorsa da parte della società nei confronti del centravanti. Se vorrà restare in bianconero si dovrà trovare un accordo che faccia sì felice il calciatore ma che non sia fuori dai paletti del club.
Conceicao resta.
Chi invece ha di fatto già convinto tutti è Francisco Conceicao, arrivato in estate dal Porto in prestito, per 7 milioni di euro (comprensivi anche di ingaggio per il portoghese), senza nessuna opzione di acquisto in favore della Juventus. La mancanza del diritto o dell'obbligo di riscatto rappresenta comunque un non problema, visto che l'esterno lusitano ha una clausola da 30 milioni presente nel suo contratto con i Dragoes e la Vecchia Signora avrà la precedenza, visto che potrà contare anche sulla voglia del giocatore di continuare la sua avventura a Torino. Cristiano Giuntoli, a tempo debito, proverà a prenderlo puntando allo sconto dal Porto, a meno che il figlio d'arte non esploda definitivamente alla corte di Thiago Motta, con la Juve che a quel punto pagherebbe l'intera clausola senza trattare. La decisione sembra comunque essere stata già persa e Conceicao resterà all'ombra della Mole anche nelle prossime stagioni e soltanto un'offerta monstre, dal punto di vista dell'ingaggio, da parte di un altro club, potrebbe cambiare le carte in tavola.
Il mercato di gennaio: serve solo un difensore.
Prima di parlare dell'estate arriverà però il mercato di gennaio. Per il momento, e non potrebbe essere altrimenti, è tutto fermo. Troppo presto per intavolare trattative che potrebbero cambiare a seconda degli eventi. Le prossime settimane serviranno per studiare tutte le opportunità e l'unica cosa che sembra essere sicura è che la Juve andrà alla ricerca di un difensore, dopo il gravissimo infortunio di Bremer, da prendere in prestito, visto che non sarà possibile fare investimenti, con un occhio sempre al bilancio. Per quel che riguarda l'attacco, invece, la rosa di Thiago Motta dovrebbe restare così. Qualcuno potrebbe pensare che la coperta sia corta? Adesso è senza dubbio così, ma l'obiettivo è quello di recuperare a pieno, il prima possibile, Arkadiusz Milik. Inutile mettere dentro una terza punta, perché il titolare è e sarà sempre Vlahovic, al quale serve soltanto un rincalzo che possa farlo rifiatare quando ne avrà bisogno.
Insomma, la Juventus ha le idee chiare, è come se fosse una squadra neonata che ha bisogno di tempo per trovare la quadra giusta sotto tutti i punti di vista e oliare gli ingranaggi per tornare a vincere, partendo dalla sua solidità difensiva, mostrata in questo avvio di stagione, e arrivando a sfruttare tutto il suo potenziale dato dalla vecchia guardia ma anche dai nuovi.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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