Uno sguardo ai conti, competenza da parte degli osservatori e acquisti mirati per rinforzare le rispettive squadre. Atalanta e Udinese a confronto. Due belle realtà del calcio italiano, destinate a crescere ulteriormente. Della sfida in programma domenica pomeriggio all'Atleti Azzurri d'Italia, Tuttomercatoweb.com ne ha parlato con il direttore sportivo dei nerazzurri, Gabriele Zamagna.

Direttore, affrontate l'Udinese.
"Sarà una partita dura. Giochiamo contro i primi in classifica. Sarà difficile, però ci stiamo preparando bene e questa sosta è capitata a puntino".

Perché?
"Avevamo speso tanto dal punto di vista mentale e quindi è capitata a fagiolo. Poi abbiamo avuto la soddisfazione legata alle cinque convocazioni dei nostri giocatori. E ora ci prepariamo per la partita, sapendo che sarà difficile".

L'Udinese è un modello da seguire. Quanto si avvicina l'Atalanta?
"L'Udinese sta diventando un modello per tante società in Italia e in Europa perché ha dato dimostrazione in tutti questi anni, da quando la famiglia Pozzo presiede il club, di fare le cose nella maniera giusta coniugando i risultati economici con quelli sportivi. L'ultima campagna acquisti è stata eccezionale. Hanno venduto tre elementi importanti e la competitività della squadra è rimasta intatta. Dal nostro punto di vista siamo una realtà con una tradizione, un blasone e una storia di livello assoluto. Da due anni a questa parte c'è una proprietà che ha voglia di fare qualcosa di importante, al livello dell'Udinese. Non si sale subito in serie A e non si parte con questi risultati se non c'è un lavoro capillare alle spalle. E sotto questo aspetto possiamo contare anche su Pierpaolo Marino, un concentrato di energie positive. Il suo arrivo ha portato una ventata di positività in tutto l'ambiente".

Non è ancora tempo di mercato. Ma Celik quanto è vicino?
"Stiamo girando, vedendo tante partite e valutando tante situazioni. Ormai il mercato non è più circoscritto alle due sessioni, ma è aperto tutto l'anno. La settimana scorsa sia io che Corti in occasione della sosta abbiamo avuto l'opportunità di andare all'estero. E a volta capita che i procuratori cerchino di valorizzare al meglio i loro giocatori, mettendo in giro delle voci prive di fondamento. Per quanto riguarda Celik, è un giocatore che sta facendo bene anche in Nazionale. Però da qui a dire che c'è una trattativa avanzata ce ne passa. Anche perché disponiamo di un ottimo centrocampo".

A proposito del centrocampo. A Cesena qualcuno accosta Matteo Brighi ai bianconeri.
"Non vale la pena commentare la notizia, perché Brighi è un punto fermo della nostra squadra. Si è inserito velocemente, è ben visto e ben voluto. Fin adesso ha sempre fornito buone prestazioni e ha ulteriori margini di crescita. Poi lui è contento di stare a Bergamo. Quindi ritengo non sia il caso di commentare queste voci".

Si aspettava l'inizio in sordina da parte delle milanesi?
"Mi aspettavo un equilibrio assoluto, soprattutto nella parte iniziale del campionato. E quindi ci possono essere dei risultati che penalizzano i grandi club. Sono però convinto che le due milanesi abbiano un organico talmente forte che colmeranno questo gap nel giro di poco tempo".

Cassano lascerà davvero fra tre anni?
"Secondo me no. Sono parole dettate da un determinato momento della propria vita professionale. Cassano contro l'Irlanda del Nord ha dimostrato di sapersi divertire e di essere un giocatore di grande efficienza, tecnica e fisica. Sono sicuro che fin quando la salute lo assisterà dirà la sua nel calcio italiano ed europeo a grandi livelli".

Sezione: Altre news / Data: Gio 13 ottobre 2011 alle 11:00 / Fonte: tmw
Autore: Luca Bonzanni
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