Un'altra giornata storta, un'altra sconfita senza segnare gol al Gewiss Stadium, la terza consecutiva. L'Atalanta cade contro la Lazio e vede assottigliarsi ulteriormente il vantaggio sulle inseguitrici nella corsa Champions. In conferenza stampa Gian Piero Gasperini, però, non vuole sentir parlare di crisi e sottolinea la buona prestazione della sua squadra, indicando chiaramente quale sarà la strada da percorrere nelle prossime settimane per riprendersi ciò che ora rischia di sfuggire. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Mister, tre partite senza gol: in nove anni a Bergamo era capitato raramente. Quanto la preoccupa questo dato?
«Più che preoccuparmi, questa situazione mi lascia deluso. È evidente che quando non riesci a segnare diventa tutto più complicato, specialmente se domini la gara come è successo oggi contro una squadra solida e organizzata come la Lazio. Abbiamo spinto moltissimo, giocato a lungo nella loro metà campo, ma alla fine, senza gol, ogni sforzo risulta vano. Questa sconfitta fa male soprattutto per la mole di gioco prodotta».
Dal 2025 l'Atalanta in casa ha segnato poco e raccolto ancora meno. Come si spiega questa difficoltà?
«È un problema di lucidità negli ultimi metri, che è sempre stato il nostro marchio di fabbrica e ora ci sta mancando. Non è questione di occasioni create: ne abbiamo avute molte, anche se non tutte vengono contate come chiare opportunità da gol. Tante situazioni favorevoli le abbiamo sprecate con passaggi sbagliati o conclusioni poco precise. È come se la squadra si fosse inceppata nel momento decisivo».
Nel finale c'è stata anche una confusione sul cambio tra Lookman e Retegui. Cos'è successo esattamente?
«Un errore di comunicazione. Doveva uscire solo Retegui per Maldini, invece è stato indicato erroneamente anche Lookman. Ce ne siamo accorti troppo tardi: Ademola aveva già varcato la linea e il cambio era ormai irreversibile. Un episodio spiacevole che ovviamente ci ha penalizzato».
Questa flessione vi spaventa di più per le prestazioni della squadra o perché le avversarie dietro stanno accelerando?
«Nessuna delle due cose. La nostra prestazione è stata buona, siamo vivi e dentro la lotta per la Champions. Certamente questi tre risultati negativi rendono la situazione più complicata, ma non abbiamo perso di vista il nostro obiettivo. Abbiamo sette gare davanti e siamo consapevoli che con quattro vittorie potremmo centrare l'obiettivo. Adesso però conta recuperare serenità e fiducia».
Mister, oggi si è sentita ancora la mancanza di una svolta dai giocatori subentrati. È un limite che continua a penalizzare la squadra?
«In effetti, al momento stiamo facendo fatica a trovare soluzioni dalla panchina. I cambi offensivi nel calcio di oggi sono fondamentali, soprattutto nel finale di stagione quando le energie si riducono. Non riguarda solo gli attaccanti, ma un contributo più incisivo da chi entra sarebbe decisivo per aiutarci a uscire da questo momento complicato. Ci stiamo lavorando, perché è un aspetto che fa davvero la differenza».
Nessun dramma, dunque, nelle parole di Gasperini, ma la consapevolezza che l’Atalanta non può più permettersi passi falsi. Il tecnico crede fermamente che la squadra possa rialzarsi: l'obiettivo Champions è ancora a portata di mano, ma serviranno gol, cinismo e una svolat definitiva. E in fretta.
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Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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