L’Italia si trova di fronte a un bivio decisivo. A Parma, durante il Festival della Serie A, il dibattito si è spostato inevitabilmente dal campionato al momento nero della Nazionale italiana. L’addio ormai certo del CT Luciano Spalletti ha fatto emergere tutte le problematiche legate al sistema calcio azzurro, evidenziando la necessità urgente di riforme strutturali.

ANALISI DEL FALLIMENTO - Luciano Spalletti, visibilmente amareggiato, ha ammesso con chiarezza la fine della sua avventura da commissario tecnico: «Mi è stato comunicato che sarò sollevato dall’incarico. Non volevo lasciare, ma i risultati contano». Il tecnico paga un Europeo deludente e la pesante sconfitta contro la Norvegia, che ha messo a nudo tutte le debolezze caratteriali e tecniche della squadra azzurra.

PAROLE DI FUOCO DA GRAVINA - Gabriele Gravina, presidente della FIGC, non ha nascosto la propria frustrazione per la situazione venutasi a creare. Ha criticato duramente l'atteggiamento della squadra nella sfida decisiva: «Contro la Norvegia abbiamo sbagliato approccio. Alcuni non hanno percepito l’importanza della partita. Serve un cambio di passo. La maglia azzurra va indossata con l’anima». Gravina ha inoltre rilanciato la necessità urgente di una rivoluzione tecnica interna: «La riforma Zola sarà determinante per creare una filiera moderna. Abbiamo vinto tre Europei giovanili in due anni, ora serve unità di movimento e idee chiare».

DONADONI CHIEDE CONTINUITÀ - Roberto Donadoni, ex ct azzurro, presente all’evento, ha insistito sulla necessità di una visione di lungo periodo: «Il problema è strutturale. Non possiamo cambiare solo il ct ogni volta. Serve progettualità, non slogan». Secondo Donadoni, è indispensabile creare una solida base di lavoro per evitare di ricadere ciclicamente nelle stesse problematiche.

LA RICETTA DI ZANETTI - Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter, ha ampliato ulteriormente la riflessione, puntando sul rapporto tra Serie A e Nazionale: «Il calcio italiano deve valorizzare i talenti. Servono idee chiare, continuità e rispetto per i ruoli. La Serie A è cresciuta, ora deve aiutare anche la Nazionale». La chiave di Zanetti è chiara: puntare sulla continuità e la valorizzazione dei giovani come elementi fondamentali per il rilancio azzurro.

Il Festival di Parma ha mostrato chiaramente quanto sia urgente intervenire sul sistema calcio italiano, al di là dei nomi che guideranno la Nazionale. Cambiare ct non basta più: occorre un progetto coraggioso e condiviso per tornare competitivi ai massimi livelli internazionali.

Sezione: Italia / Data: Lun 09 giugno 2025 alle 09:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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