Il neo portiere della Fiorentina, Pierluigi Gollini, dopo i suoi primi giorni in maglia viola, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di DAZN: "Ci sono certi allenatori come all'Atalanta con cui facevamo più corsa, qui lavoriamo invece sulla forza". 

Qual è la cosa più noiosa che fate in allenamento?
"Quando corri o sollevi tanti chili, ma anche le parti morte: ti alleni-riposi, ti alleni-riposi... E così via. Per me, comunque, qua è un posto speciale, sono venuto che ero un ragazzino e torno da uomo. Ci eravamo lasciato in un modo che non era dei migliori: andai allo United, non riuscii a rifiutare. A volte mi sembra come se non avessi giocato per tre anni, sono mancato dalla Serie A un anno e mi è mancata molto. Ma fin da bambino sognavo di giocare in Serie A. Questo è l'anno in cui voglio dimostrare che sono il giocatore degli anni passati che è stato decisivo in Champions, come ad Anfield".

Gli allenatori che martellano le piacciono?
"Sono abituato, però credo che per raggiungere certi obiettivi devono esserci determinate personalità. La palla è la più grande amica e anche la più grande bastarda... Come una donna che a volte ami e a volte odi... (ride, ndr)".

Qual è la presa perfetta secondo lei?
"Pollici non attaccati, gomiti un po' più larghi. Così hai il pieno controllo".

Sezione: L'angolo degli ex / Data: Mer 27 luglio 2022 alle 20:41
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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