Il Milan esce dallo Stadium con un punto che lascia l’amaro in bocca, soprattutto per il rigore fallito da Christian Pulisic. L’errore dal dischetto al 53’ pesa nell’economia di una gara che poteva valere molto di più, ma non intacca la statura del numero 11 rossonero, protagonista assoluto di questo avvio di stagione. Il pallone spedito in curva contrasta con la precisione e la freddezza mostrate fin qui, ma gli episodi non cambiano le gerarchie: Pulisic resta il simbolo del Milan di Allegri, per rendimento, leadership e peso specifico nelle partite chiave.

I NUMERI DI UN TRASCINATORE – L’errore dagli undici metri non cancella le cifre di un giocatore che, da quando è arrivato a Milano, ha cambiato volto all’attacco rossonero. Prima della trasferta di Torino, Pulisic era reduce da tre partite consecutive a segno tra campionato e coppe — evento che non accadeva dal settembre 2024 — e con la rete al Napoli si era confermato come il giocatore più produttivo del Milan nelle ultime tre stagioni: 46 partecipazioni totali tra gol e assist (27 reti e 19 passaggi decisivi) in Serie A dal suo esordio italiano nel 2023. Numeri che raccontano meglio di ogni altra cosa il suo impatto nel sistema offensivo di Allegri.

IL MILAN RESTA SECONDO, PULISIC RESTA CENTRALE – Il rigore sbagliato, certo, pesa nel bilancio della serata, ma il Milan approda alla sosta con un secondo posto solido e la consapevolezza di avere ancora in Pulisic il proprio punto di riferimento tecnico. La sua capacità di accendersi nei momenti decisivi, di guidare i compagni e di determinare le partite resta intatta. Una serata storta non può cambiare la narrazione di un leader che continua a essere, numeri alla mano, uno dei simboli più riconoscibili del Milan moderno.

© foto di www.imagephotoagency.it
© foto di www.imagephotoagency.it
© foto di www.imagephotoagency.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Sezione: Serie A / Data: Dom 05 ottobre 2025 alle 22:43
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print