Era partito per la tournée asiatica con l’obiettivo di confermarsi re del tennis mondiale, ma la corsa di Jannik Sinner si è fermata nel modo più doloroso. Dopo il trionfo a Pechino, l’altoatesino è stato costretto al ritiro negli ottavi del Masters 1000 di Shanghai contro l’olandese Tallon Griekspoor, sul 3-2 nel terzo set dopo due ore e trentasei minuti di grande intensità. Una partita di alto livello tecnico e agonistico, terminata con il corpo che ha detto basta: crampi violenti alla gamba destra, nessuna possibilità di proseguire e il regolamento che, crudele, non consente il medical time out in questi casi.

UNA PARTITA GIRATA SU TRE PALLE BREAK – E dire che il match sembrava in controllo. Dopo aver vinto il primo set al tie-break (7-3), Sinner aveva  costruito il vantaggio anche nel secondo, salendo 4-3 e guadagnando tre palle break consecutive sullo 0-40. Lì è cambiato tutto: Griekspoor si è salvato con coraggio, ha trovato fiducia e ha strappato il servizio all’azzurro nel game successivo, chiudendo 7-5. Da quel momento la partita si è trasformata in una lotta di nervi e resistenza, con Jannik sempre più rigido nei movimenti fino all’inevitabile ritiro.

CRAMPI E REGOLAMENTO SPIETATO – Sul 2-1 per lui nel terzo set, Sinner ha iniziato a zoppicare visibilmente. Al cambio di campo, ha provato a distendersi e a ricevere assistenza, ma i crampi – non essendo considerati un infortunio da regolamento – non permettono i tre minuti di medical time out. Con un break appena subito e un dolore sempre più acuto, Jannik ha dovuto alzare bandiera bianca sul 3-2 per l’avversario, lasciando il campo tra gli applausi ma anche tra i crampi e la delusione.

IL SIGNIFICATO IN CLASSIFICA – Il ritiro - specifica l'edizione online de La Gazzetta dello Sport -pesa anche sul ranking. Sinner, che difendeva il titolo conquistato l’anno scorso, perde 950 punti e vede allontanarsi la vetta mondiale. Ora Carlos Alcaraz guida la classifica con 11.340 punti, contro i 10.000 di Jannik, che dovrà inoltre “pagare” i 1500 punti delle prossime ATP Finals. Il sogno del sorpasso entro fine anno si complica, ma non è ancora svanito.

IL MATCH FINO AL CROLLO – Fino al blackout fisico, Sinner aveva mostrato il suo tennis migliore. Servizio solido, tie-break perfetto, risposte profonde e variazioni di gioco con palle corte e passanti che avevano mandato fuori ritmo Griekspoor. L’olandese, però, è rimasto lucido e aggressivo nei momenti chiave, servendo in modo impeccabile e colpendo con coraggio nei pochi scambi prolungati. Una vittoria di carattere per lui, che interrompe una striscia di sei sconfitte consecutive contro l’azzurro.

ORA RECUPERO E RIFLESSIONE – Il ritiro non cambia la sostanza di un 2025 straordinario per Sinner, ma riporta in primo piano un tema già emerso in passato: la gestione delle energie. Con un calendario così fitto e impegni ravvicinati, il fisico del numero 2 del mondo ha lanciato un segnale chiaro. Ora servirà recuperare in fretta e scegliere con attenzione le prossime tappe in vista delle Finals.

Sezione: Altre news / Data: Dom 05 ottobre 2025 alle 19:01
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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