Una prestazione convincente, tanta intensità e un solo rammarico: non aver vinto. Ivan Juric, nel post partita di Atalanta–Como 1-1, ha espresso grande soddisfazione in conferenza stampa per l’atteggiamento e la qualità della sua squadra, lodando soprattutto i giovani Ahanor e Bernasconi, ancora protagonisti nonostante l’emergenza. Il tecnico croato ha evidenziato la crescita del gruppo e la fiducia nel lavoro, sottolineando però come alla Dea manchino alcuni punti che avrebbero reso ancora più brillante l’avvio di stagione. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Mister, possiamo dire che questa è stata la migliore prestazione della sua Atalanta finora?
«Sì, è stata una grande partita. Ho un po’ di rammarico perché meritavamo di vincere, come già era successo con il Pisa e in parte anche con il Parma. Non era scontato ripetere una prestazione del genere dopo la Champions, con tanti giocatori stanchi e poco tempo per recuperare. Invece siamo riusciti a dominare fisicamente e mentalmente. Nel primo tempo abbiamo sofferto un po’, ma nel secondo li abbiamo schiacciati. Ci è mancata solo un po’ di qualità negli ultimi metri: occasioni, situazioni, conclusioni che solitamente certi giocatori risolvono a modo loro».
C’è un giocatore che l’ha colpita particolarmente e qualcosa che invece non le è piaciuto?
«Abbiamo concesso troppo in occasione del loro gol, quello sì. Ma nel complesso mi è piaciuto molto l’approccio, non solo nel pressing e nel recupero palla, ma anche nella costruzione dal basso, dove abbiamo creato superiorità e manovrato bene. Sono molto contento, soprattutto dei giovani: Ahanor e Bernasconi, entrambi giovanissimi, hanno dimostrato personalità e qualità. Sono segnali importanti per il presente e per il futuro».
Terza partita in una settimana eppure la squadra è sembrata ancora fresca. Dove avete trovato l’energia per spingere fino alla fine?
«Penso che stiamo lavorando bene fisicamente. I ragazzi sono in forma, corrono tanto e lo fanno con intelligenza. Ora però serve recuperare: il prossimo ciclo sarà ancora più duro, con partite ravvicinate ogni tre giorni. Sono fiducioso, perché ho visto risposte straordinarie da chi finora aveva avuto meno spazio. Abbiamo allargato le soluzioni, e questo è un grande segnale».
Si aspettava un impatto così positivo nelle prime sei giornate, considerando anche l’impegno in Champions League?
«Mi aspettavo di essere competitivo, ma sinceramente penso che ci manchino diversi punti. Abbiamo lasciato per strada qualcosa che poteva cambiarci la classifica. Il gruppo però è cresciuto tanto, anche mentalmente. L’unico vero rammarico sono gli infortuni, che ci hanno condizionato molto. Alcune situazioni sono state casuali, ma stiamo analizzando tutto con attenzione per capire se potevamo fare meglio nella gestione dei carichi. Non voglio che si ripeta».
Come giudica la prestazione di Lookman, oggi schierato da prima punta?
«Lookman sta migliorando giorno dopo giorno. Oggi ha giocato in una posizione non del tutto sua, ma l’ha interpretata bene. Volevo metterlo più centrale insieme a Samardzic e Sulemana, e ha risposto alla grande. Ha creato occasioni, dialogato bene e dato continuità al gioco. Gli manca solo il gol, ma l’atteggiamento è quello giusto: si allena con serietà, è tornato dentro al gruppo e sono sicuro che ci darà tantissimo. È un ragazzo che sa fare la differenza».
Le palle inattive oggi non hanno inciso come contro il Bruges. È un aspetto da migliorare?
«Sì, potevamo fare meglio. Abbiamo avuto tante punizioni e otto calci d’angolo, ma non siamo riusciti a sfruttarli. Samardzic, che è uno dei nostri migliori battitori, ha avuto un piccolo problema e ho dovuto toglierlo. Queste partite si vincono anche così, come è successo in Champions. Lavoreremo su questo, perché sono dettagli che fanno la differenza».
Un’ultima parola su chi è subentrato dalla panchina.
«Sono molto soddisfatto. Brescianini ha dato energia, Musah ha corso tanto, Maldini ha portato qualità. Anche chi era stanco, come Sulemana, ha dato tutto. È un gruppo fantastico, sempre sul pezzo. Con tutti questi problemi era facile mollare, invece i ragazzi hanno reagito e dimostrato di essere squadra vera».
Ivan Juric lascia la sala stampa con l’orgoglio di chi sa di avere tra le mani una squadra in crescita costante. L’Atalanta, pur falcidiata dagli infortuni, ha mostrato ancora una volta intensità, spirito e qualità. Il tecnico croato guarda avanti con fiducia: la sosta servirà a recuperare energie e uomini, ma la sensazione è che la Dea abbia imboccato la strada giusta, fatta di compattezza, lavoro e coraggio.
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Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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