Mateo Retegui da San Fernando, in provincia di Buenos Aires, può diventare il nuovo centravanti della Nazionale italiana. In possesso di passaporto comunitario grazie al nonno di Canicattì, il talento classe '99 del Tigre (in prestito dal Boca Juniors) è stato pre-convocato a sorpresa dal ct Mancini e si prepara a vivere la sua prima grande avventura europea. Per conoscerlo meglio e raccontare le sue sensazioni, TuttoMercatoWeb.com ha intervistato in esclusiva suo padre Carlos Retegui, ex ct dell'Argentina di hockey su prato e vincitore di una medaglia d’oro alle Olimpiadi 2016.

Signor Retegui, come avete preso in famiglia la notizia della convocazione?
"La Nazionale italiana è una delle più grandi al mondo, noi e Mateo ne siamo ovviamente contentissimi. In famiglia abbiamo vissuto ore di profonda emozione e felicità, ma soprattutto orgoglio. Siamo fieri che sia stato chiamato dai campioni d'Europa".

Per chi non lo conoscesse, quali sono le sue principali qualità?
"Mateo è un attaccante con grande senso del gol e forza fisica. Nasce come interno di centrocampo, a sinistra e a destra, e poi si sposta in attacco. Da quel momento non ha più cambiato ruolo".

Ci racconta qualche aneddoto su questa convocazione?
"So che Mancini ha parlato con Veron prima di convocarlo. Mateo ha giocato in prestito all'Estudiantes nel 2018-2019 e il presidente è stato molto importante all'interno del suo percorso di crescita come uomo e come calciatore".

Dall'Argentina non sono mai arrivate chiamate?
"È stato convocato solo una volta dall'Under19 per un torneo sudamericano del 2018. Nient'altro".

L'Italia può essere il presente e il futuro di Mateo Retegui. Ci conferma l'interesse del Milan?
"Col Milan non abbiamo mai avuto contatti, ma abbiamo comunque parlato con diverse società italiane, inglesi, spagnole e tedesche. Vi confesso che a gennaio l'ha cercato l'Udinese, ma Mateo è molto legato al Tigre e ha deciso così di restare. El Matador ha creduto molto in lui".

C'è già una squadra preferita in caso di grande salto in Europa?
"No, vi dico la verità. Mio figlio sogna di giocare in Europa un giorno, ma oggi è concentrato solamente sul presente. Il suo cartellino appartiene al Boca Juniors e il Tigre ha la possibilità di acquistarne il 50%, servirà trovare dunque un accordo con entrambe le società per prenderlo".

Sezione: Serie A / Data: Gio 16 marzo 2023 alle 16:02
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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