Primavera, le pagelle: Mencaraglia illude, Ndjantou travolge: difesa in apnea

SONZOGNI, 6 – Tiene a galla la squadra con più parate importanti nel primo e nel secondo tempo. Sui gol è spesso esposto, limita il passivo quanto può.

RAMAJ, 5 – In difficoltà sugli strappi esterni. Dopo l’ammonizione diventa meno aggressivo e il lato resta vulnerabile.

MAFFESSOLI, 5 – Duello durissimo con Ndjantou: ingenuo nell’episodio del rigore del 3-1, poi fatica a rialzarsi mentalmente.

RINALDI, 5 – Prova a dare ordine, ma viene trascinato indietro quando il PSG accelera. Coperture in ritardo sulle seconde palle.

ALIPRANDI, 5 – Spinge a tratti, soffre quando i francesi attaccano l’ampiezza.

dall’77’ PERCASSI, SV – Entra per dare copertura: pulito nelle chiusure, ordinario in costruzione.

MENCARAGLIA, 6.5 – Il migliore. Segna il gol dell’illusorio vantaggio con tecnica e freddezza, sfiora il bis. Cala quando il ritmo si alza, ma resta il faro tecnico.

RUIZ DE VALDIVIA MARTINEZ, 5 – Schermo davanti alla difesa poco efficace: concede falli e campo tra le linee.

dal 64’ LEANDRI, 5.5 – Impatto complicato, PSG già in controllo dell’inerzia.

BONO, 6 – L’assist per l’1-0 vale il voto. Nella ripresa cerca la soluzione da fuori e sui piazzati, ma trova James e il muro francese.

dall’84’ MOUISSE, SV 

STEFFANONI, 5.5 – Aggressivo e generoso nel recupero palla, meno pulito nelle giocate. Guadagna punizioni utili, ma fatica a dare continuità.

MICHIELETTO, 5 – Cerca la profondità ma va spesso fuori tempo. Poca incidenza in area. 

dal 64’ MUNGARI, 5.5 – Energia e un paio di conclusioni: dà spinta, non la stoccata.

BALDO, 5 – Lotta e pressa, ma incide poco con la palla. Ammonizione che ne limita la pressione.

dal 46’ ARTESANI, 5.5 – Porta fisicità, crea mischie su corner e un tiro murato.

ALL. BOSI, 5.5 – Piano gara iniziale convincente e vantaggio meritato. Dopo il pari la squadra si allunga e nella ripresa crolla sulle transizioni (rigore del 3-1 e spazi concessi in serie). I cambi provano a rianimare la Dea, ma il PSG dilaga: sconfitta dura, utile per crescere.