Si è svolto oggi, martedì 6 maggio nel primo pomeriggio, al Tribunale di Bergamo, l’interrogatorio di convalida dell'arresto di Jacopo De Simone, accusato dell’omicidio di Riccardo Claris, il 26enne ucciso nella notte tra sabato 3 e domenica 4 maggio, a seguito di una violenta lite fra due gruppi di giovani.

LA POSIZIONE DEL LEGALE - Dopo oltre un'ora trascorsa davanti al gip Maria Beatrice Parati, il legale di De Simone, Luca Bosisio, ha voluto chiarire con decisione alcuni punti fondamentali: «Questo fatto non c’entra con il mondo ultras. Jacopo, come suo fratello, non andava allo stadio da quando era bambino, non frequentava la curva dell’Inter. È andato qualche volta a San Siro, ma non c’entra con gli ultras», riferisce l'edizione online de L'Eco di Bergamo.

NESSUNA DINAMICA ULTRÀ - L'avvocato Bosisio ha insistito nel ribadire che quanto accaduto non può essere inquadrato nella logica della violenza fra tifoserie rivali: «Jacopo ha risposto alle domande che gli sono state poste, confermando quanto aveva già dichiarato al pm. Voglio ripeterlo chiaramente: non si tratta di uno scontro tra gruppi ultras, ma di qualcosa che si è verificato quella sera secondo modalità che solo le indagini potranno chiarire nel dettaglio».

RISCHIO ORDINE PUBBLICO - Il difensore ha inoltre espresso preoccupazione per alcune ricostruzioni mediatiche dell'accaduto, precisando ulteriormente: «Tengo a fare queste precisazioni perché ho letto dichiarazioni sui fatti che rischiano di trascinare problemi di ordine pubblico».

Proseguono intanto le indagini per definire in maniera definitiva le circostanze che hanno portato al tragico evento, ma la linea difensiva appare chiara: nessun legame con il tifo organizzato.

Sezione: Altre news / Data: Mar 06 maggio 2025 alle 20:12
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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