Caso Lookman, il braccio di ferro continua: Inter in vantaggio, ma il Napoli può riaprire tutto

Il futuro di Ademola Lookman resta uno dei dossier più caldi del calciomercato italiano e non solo, con riflessi anche a livello internazionale. L’uomo simbolo della storica tripletta che ha consegnato all’Atalanta il primo trofeo europeo della sua storia vive oggi una situazione di stallo, divisa tra volontà personale e trattativa tra club. Il 27enne nigeriano si trova attualmente a Londra, nella sua abitazione, dove si sta allenando in solitaria dopo la rottura pubblica con la Dea.

ACCORDO CON L’INTER – Lookman ha da tempo trovato un’intesa con l’Inter per un contratto quinquennale da 4,5 milioni netti a stagione, beneficiando anche del Decreto Crescita. Il nodo è la distanza tra le valutazioni delle due società: l’Atalanta non intende svendere il proprio gioiello, mentre i nerazzurri non sembrano disposti a spingersi oltre certe cifre.

ROTTURA CON LA DEA – La frattura con il club bergamasco si è acuita con la mancata presentazione al ritiro di Zingonia, avvenuta senza l’invio di alcun certificato medico. La Dea potrebbe guardare al mercato inglese per una possibile cessione alternativa, ma a complicare i piani c’è la volontà di Lookman di trasferirsi esclusivamente all’Inter.

L’INSERIMENTO DEL NAPOLI – Il Napoli aveva già tentato l’assalto offrendo circa 5 milioni di ingaggio al giocatore, proposta più alta rispetto a quella interista, ma incassando un rifiuto. Ora, dopo la cessione di Giacomo Raspadori per circa 25 milioni, gli azzurri potrebbero ripresentarsi alla porta di Zingonia con una nuova offerta. Un eventuale rilancio partenopeo potrebbe spingere l’Inter ad aumentare la propria proposta o, al contrario, a ritirarsi definitivamente dalla trattativa.

PROSSIMI PASSI – La partita resta aperta, con la sensazione che un’accelerata decisiva possa arrivare negli ultimi giorni di mercato. Per l’Atalanta, intanto, resta il dilemma tra tenere un giocatore in rottura o capitalizzare al massimo la sua cessione, senza però piegarsi a condizioni non ritenute adeguate.