Sulle fasce, sulle fasce: fino a qualche decennio fa, è così che gli allenatori incitavano la propria squadra ad attaccare. Sulle fasce, appunto. Che restano centrali anche oggi, ma in molti casi con la differenza di un solo uomo a coprire entrambe le fasi di gioco. È così all'Inter, dove le corsie laterali hanno un peso specifico ben rilevante, in campo. E pure sul mercato.

Dumfries richiesto, Gosens incognita. Olandese e tedesco, uno titolare e l'altro no. Da loro due, verosimilmente, passa quasi tutto il mercato di gennaio dei nerazzurri. Dall'Inghilterra continuano ad arrivare spifferi su interessamenti nei confronti di Denzel: si è aggiunto alla corsa il Tottenham, la società più interessata resta però il Chelsea che con l'arrivo di Graham Potter è passato alla difesa a tre. Sulla destra, il tecnico ha provato un po' tutti, da Sterling a Loftus-Cheek, passando per Pulisic e Azpilicueta. Per motivi diversi, tutti adattati: è una delle ragioni per le quali i Blues restano in prima fila per Dumfries. Che l'Inter, al giusto prezzo - 50 milioni sono complicati da raggiungere, sotto i 40 non si scenderà mai - valuta di sacrificare.

Quanto a Gosens, le pretendenti sono molto meno folte: ha mercato in Germania e qualcosa si muove pure in Francia. Niente di trascendentale, anche perché chi si avvicina all'ex Atalanta lo fa col piglio di chi vuole cogliere l'occasione a costo di saldo. Il punto, dalla prospettiva nerazzurra, è proprio questo: ha senso abbandonare così un investimento tanto rilevante, a livello sia economico che tecnico? Se Robin partisse, nel migliore dei casi si eviterebbe la minusvalenze e arriverebbe una riserva di Dimarco a tutti gli effetti. L'ex Dea può essere molto di più.

Sezione: Calciomercato / Data: Gio 01 dicembre 2022 alle 09:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print