Sarebbe facile, quasi comodo, mettersi lì con la calcolatrice in mano e dichiarare la resa incondizionata prima ancora di allacciare gli scarpini. Perché se guardiamo i freddi numeri, quelli che piacciono tanto agli analisti di borsa più che a quelli di campo, stasera non si dovrebbe nemmeno giocare.

Il Chelsea arriva a Bergamo con un valore della rosa che supera il miliardo di euro, oltre il doppio del valore non indifferente dell'organico nerazzurro. Loro sono una multinazionale del pallone, noi siamo l'artigianato di lusso che ogni tanto fa impazzire la catena di montaggio. Sulla carta è la classica sfida tra la corazzata e la barchetta di carta. Ma la storia recente dell’Atalanta, quella scritta con l'inchiostro indelebile delle notti europee, ci ha insegnato che la carta, nel calcio, serve solo per avvolgere il pesce il giorno dopo.

Davide contro Golia? Sì, ma Davide ora ha la fionda di precisione. Non serve fare gli ipocriti o i sognatori a tutti i costi: la differenza di valori tecnici ed economici è indiscutibile. È come paragonare una Rolls Royce a un'auto da rally preparata in garage: la prima costa di più, ma la seconda, sulle curve giuste, può darti filo da torcere. E la New Balance Arena è una curva continua.

Guardiamo la classifica, quella vera di Champions: 10 punti noi, 10 punti i 'blues' campioni del Mondo. Nonostante i milioni, nonostante il blasone e il ranking UEFA che ci vede dietro sole quattro posizioni, siamo lì, appaiati. Loro hanno il fiato sul collo di chi deve vincere per forza per non trasformare la stagione in un fallimento da prima pagina; l'Atalanta ha la leggerezza di chi ha già (quasi) in tasca l'obiettivo minimo e ora vuole solo vedere l'effetto che fa sedersi al tavolo dei grandi senza chiedere il permesso.

Uno scenario che ingolosisce. C’è poi il risvolto pratico, quello che fa brillare gli occhi al contabile che è in noi: un exploit stasera non sarebbe solo gloria, sarebbe ossigeno puro. Una vittoria spalancherebbe scenari che fino a ieri sembravano fantascienza: un piede sempre più vicino alla qualificazione diretta agli ottavi e un risvolto stagionale in termini economici non indifferenti (circa 13 milioni nelle casse per la qualificazione, senza passare dai playoff). Senza nulla togliere ad una nuova energia e concentrazione da riprendere per la risalita in ottica campionato, reso complicato dalla falsa partenza dell'era Juric e dallo scivolone del Bentegodi, che di scivolone desideriamo resti soltanto. 

Fino a qualche settimana fa, pensare di battere i Blues sarebbe stato catalogato alla voce "deliri di onnipotenza". Ma questa Atalanta, scivoloni a parte, ha dimostrato di avere la pelle dura. Abbiamo già fatto strofinare gli occhi al Liverpool e a mezza Europa nel passao recente. Il Chelsea è forte, fortissimo. Ma stasera a Bergamo non giocano i conti in banca, giocano 11 calciatori. E allora, con quel pizzico di sana follia che ci contraddistingue: 

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Sezione: Copertina / Data: Mar 09 dicembre 2025 alle 14:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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