"Questa squadra reagisce sempre". Gian Piero Gasperini ha pienamente ragione, la sua Atalanta riesce a trasportare la rabbia nelle partite più importanti, come quella contro l'Hellas Verona. Merito del Real o del 4-2-3-1? Le componenti in gioco sono davvero tante: sicuramente c’era la voglia di cancellare il doppio incontro coi blancos. La sfida contro l'allievo Juric era importantissima per il morale, ma soprattutto per la classifica: contro una squadra difficile da affrontare era necessario portare a casa il risultato, a ogni costo. Questa volta la Dea si è snaturata, ma la prova di forza ha dimostrato ancora una volta qual è il carattere di questa squadra. 

ENNESIMA REAZIONE - Se ci si limita ai gol segnati, Malinovskyi e Zapata hanno ritrovato il sorriso nel momento migliore: entrambi avevano bisogno di dare un segnale chiaro anche dal punto di vista delle marcature. Ma in campo al Bentegodi la reazione è stata di squadra: gara pressoché perfetta contro un Verona leggermente sorpreso dal cambio di modulo e spesso in difficoltà nell’uno contro uno. Questa volta Gasperini ha tirato un brutto scherzo al suo allievo, mescolando le carte in tavola e non dando punti di riferimento. Una mossa necessaria per poter ripartire nuovamente. 

OBIETTIVO QUARTO POSTO - La zona è chiaramente affollata, ci sono tantissime squadre che vogliono confermarsi o tornare in Champions League. La vittoria contro il Verona dà però un segnale fortissimo alle dirette concorrenti: Gasperini continua a ripetere che non sa quale tipo di Europa affronterà l’Atalanta nel prossimo anno, ma i nerazzurri vogliono tornare nella competizione che hanno saputo onorare in entrambe le partecipazioni. La prima finale è stata vinta, dopo la sosta ci saranno altre gare fondamentali. Ma la linea è stata tracciata e ora i nerazzurri possono anche gestire meglio l'impegno settimanale

Sezione: Copertina / Data: Mar 23 marzo 2021 alle 10:30 / Fonte: tmw
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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