L’Atalanta non è più la “piccola” che sfida le grandi, ma una realtà europea ormai consolidata, capace di moltiplicare il proprio valore societario per quattro in appena dieci anni. Una crescita straordinaria certificata dall’ultima analisi di Football Benchmark Group, che ha esaminato le 32 società calcistiche europee dal maggior valore di mercato.

CRESCITA ESPONENZIALE – Nel 2016, il club bergamasco non era nemmeno presente nella graduatoria delle big continentali, superata in Italia persino dalla Fiorentina (allora valutata 156 milioni di euro). Oggi, invece, l’Atalanta sfonda il muro dei 600 milioni, segnando una delle evoluzioni più sorprendenti a livello europeo.

LA SVOLTA GASPERINI – La svolta decisiva arriva proprio nell’estate 2016, quando sulla panchina nerazzurra si siede Gian Piero Gasperini. Con lui parte un ciclo irripetibile, fatto di calcio spettacolare e valorizzazione sistematica del talento, capace di aprire alla Dea le porte della Champions League nella storica stagione 2019-2020. I quarti di finale raggiunti nella massima competizione europea rappresentano un trampolino di lancio fondamentale, facendo lievitare ricavi, prestigio e appeal internazionale.

TRA LE GRANDI D’EUROPA – Nel report “The European Elite” del 2021, l’Atalanta entra ufficialmente tra i 32 club più preziosi del continente, piazzandosi subito al 24° posto con un valore di 364 milioni di euro. Da lì non si è più fermata: in appena quattro anni, i nerazzurri hanno aumentato il proprio valore di oltre il 60%, raggiungendo oggi una cifra intorno ai 600 milioni.

LA NUOVA DIMENSIONE – I dati parlano chiaro e certificano come la squadra bergamasca abbia definitivamente superato l’etichetta di provinciale, affermandosi come una solida realtà internazionale. Un modello sportivo ed economico virtuoso, in grado di sostenersi e rinnovarsi nel tempo.

Un brindisi meritato, dunque, per una squadra che ha saputo guardare avanti, trasformando la propria ambizione in una splendida realtà del calcio europeo.

Sezione: I numeri / Data: Mar 01 luglio 2025 alle 00:13
Autore: Lorenzo Casalino
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