Giornata di presentazioni in casa Lazio, con la società biancoceleste che ha portato in sala stampa il difensore Samuel Gigot, ultimo acquisto del calciomercato estivo. Queste le parole del giocatore riportate da Lalaziosiamonoi: "Ringrazio il direttore Fabiani e il Presidente per questa opportunità".

Che idea aveva della Serie A? Primo impatto in questi primi giorni? Cosa le chiede Baroni?

"In Italia ci sono stati sempre grandi difensori, io amo difendere. Ho avuto molti allenatori italiani, quello che vedo qui l'ho già fatto. Sono pronto a lavorare nella linea difensiva e a fare ciò che mi chiedono".

Ha dei modelli precisi? Cosa pensa di poter dare alla Lazio? Dove potete arrivare?

"Come modelli ce ne sono tanti. Cannavaro lo seguivo fin da piccolo e anche Nesta, sono grandi difensori italiani che hanno fatto la storia. Credo che dobbiamo fare il massimo e dare tutto per i tifosi e per il club. Poi vediamo a che punto siamo".

Che le ha detto Guendouzi? Cosa l'ha convinta a venire? Come si sente a giocare con gli altri difensori della Lazio?

"Con Guendouzi ho parlato molto, soprattutto negli ultimi giorni. Non mi ha dovuto convincere, mi serviva solo una spinta. Nell'OM tutti noi abbiamo imparato che bisogna dare tutto e lo faremo anche qui. Io posso giocare con tutti in difesa, ho visto che i centrali sono molto bravi".

Sogna già di segnare nel derby?

"È la prima cosa a cui ho pensato. So che il derby è una partita importantissima e conta solo vincere. Per i tifosi è la vita, non conta segnare, ma vincere".

Che obiettivi ha per questa stagione? Che idea aveva della Lazio prima di venire?

"L'obiettivo primario è di mettermi in forma il prima possibile. Voglio essere da subito in forma e giocare il più possibile e bene, che è la cosa più importante. Quando mi ha chiamato la Lazio ho pensato ad andare lì, è una grande squadra e l'ho sempre seguita perché ho giocato anche con Marusic".

Quali sono le sue condizioni? E' pronto a conoscere i tuoi tifosi già contro il Verona?

"Chiedetelo al mister, io devo essere al 100% per giocare. La sosta mi ha aiutato soprattutto per prendere ritmo. Io ho voglia di giocare e di conoscere questo pubblico. Ero allo stadio contro il Milan e c'era un'atmosfera incredibile".

Può aiutare la squadra a livello di grinta e di personalità?

"Non voglio parlare di me. Io ho sempre dato il massimo al 200%".

Quanto l'hanno aiutata a migliorare gli allenatori italiani che ha avuto? Sono diversi da Baroni?

"Ho sentito tanto la preparazione fisica con loro, ma abbiamo fatto anche diversa tattica. Ho imparato qualcosa da tutti, la cosa comune è che avevano sempre voglia di vincere".

Com'è il suo approccio al calcio italiano? L'anno scorso in Europa League ha affrontato l'Atalanta...

"La sfida più dura della carriera è sempre la prossima. La qualità delle squadre italiane è evidente, pressano tanto. Sono arrivato con l'umiltà giusta e con l'idea di dare il massimo".

Sezione: Interviste / Data: Mer 11 settembre 2024 alle 18:00 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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