L'aria nella Capitale si è fatta elettrica, carica di quell'urgenza che precede i grandi cambiamenti. La sconfitta contro la Juventus e la sterilità offensiva mostrata nelle ultime uscite hanno fatto scattare l'allarme rosso a Trigoria, trasformando il mercato di gennaio da semplice opportunità a necessità vitale. La Roma non vuole aspettare, vuole ribaltare il tavolo. E il piano è ambizioso: ridisegnare completamente il reparto avanzato per consegnare al tecnico le armi necessarie per la rincorsa europea. Due i nomi cerchiati in rosso sul taccuino, due profili di lusso pronti a vestirsi di giallorosso: Joshua Zirkzee e Giacomo Raspadori.

ZIRKZEE, IL "SÌ" DEI FRIEDKIN SBLOCCA TUTTO - La vera accelerata è arrivata nel weekend - spiega e descrive La Gazzetta dello Sport -. Complice il pressing incessante del giocatore e la volontà della proprietà di non lasciare nulla di intentato, l'affare con il Manchester United è virtualmente in dirittura d'arrivo. I Friedkin hanno dato il loro benestare a un'operazione che potrebbe toccare i 40 milioni di euro complessivi. La formula individuata è quella del prestito con obbligo di riscatto, una clausola che scatterebbe automaticamente in caso di qualificazione alla prossima Champions League. I Red Devils, dal canto loro, sembrano disposti a liberare l'attaccante olandese già a metà gennaio, senza attendere la fine della Coppa d'Africa. Zirkzee ha già l'accordo in tasca: vuole la Roma per rilanciarsi e conquistare un posto al Mondiale.

RASPADORI SPINGE, L'ATLETICO FA MURO - Se per l'ex Bologna la strada è in discesa, per Giacomo Raspadori serve un lavoro diplomatico più fine. È in corso un vero e proprio braccio di ferro con l'Atletico Madrid: l'esterno della Nazionale ha scelto i giallorossi, convinto che il gioco del tecnico sia l'ideale per le sue caratteristiche, ma i Colchoneros non mollano la presa facilmente. Il vertice previsto per oggi sarà decisivo per limare le distanze sulla formula. La Roma propone un prestito oneroso da 2 milioni con diritto di riscatto fissato a 20; gli spagnoli, per privarsi del talento azzurro, chiedono che quel diritto si trasformi in obbligo a determinate condizioni. L'intesa con il giocatore è totale, ora serve convincere Madrid.

LE CESSIONI FINANZIANO IL SOGNO Per far entrare due calibri da novanta, serve liberare spazio, sia tecnico che salariale. Il sacrificio è doppio e doloroso, ma necessario. Si lavora all'interruzione del prestito di Evan Ferguson con il Brighton: il tecnico Hurzeler ha già aperto al ritorno («Lo monitoriamo»), ma resta da sciogliere il nodo ingaggio. Più definita la situazione di Dovbyk, per il quale si cerca l'intesa definitiva sulla base di 22 milioni più bonus con club di Premier League come West Ham e Sunderland. Per finanziare Raspadori, invece, gli indiziati a lasciare la Capitale sono Bailey o Baldanzi, con il primo in pole position per una cessione immediata.

FASCE E DIFESA, IL NOME NUOVO È RENAN LODI - La rivoluzione non si ferma all'attacco. Nei piani tecnici c'è l'urgenza di puntellare la corsia mancina, complici le difficoltà di Angeliño e lo scarso minutaggio di Tsimikas, per il quale si valuta l'interruzione del prestito col Liverpool. La suggestione last-minute porta a Renan Lodi: il brasiliano ex Atletico, munito di passaporto italiano, ha rotto con l'Al-Hilal dopo l'esclusione dalle liste e rappresenta un'opportunità di mercato ghiotta. Sullo sfondo, per la difesa centrale, restano vivi i contatti per profili internazionali come Disasi del Chelsea e Dragusin del Tottenham.

La Roma ha deciso di non essere spettatrice passiva del proprio destino. Con un mercato aggressivo e mirato, la società sta provando a correggere in corsa gli errori estivi, consegnando alla piazza e all'allenatore una squadra capace di cambiare marcia. I prossimi giorni saranno torridi: la rivoluzione giallorossa è appena iniziata.

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Sezione: Le Altre di A / Data: Mar 23 dicembre 2025 alle 09:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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