Non era una partita come le altre, non poteva esserlo. C'erano scorie mentali da smaltire, quelle di un mercoledì da incubo con cinque palloni raccolti in fondo al sacco, e c'era da affrontare un avversario, il Siracusa, in grande spolvero. La risposta che Salvatore Bocchetti cercava dai suoi ragazzi è arrivata forte e chiara: una prova di maturità, di resilienza e di cuore. I nerazzurri hanno saputo soffrire, andare sotto e poi rialzare la testa, dimostrando che il gruppo è solido non solo tecnicamente ma anche moralmente. Una vittoria che assume un valore doppio, perché ottenuta sul campo con la forza dei nervi e impreziosita, fuori dal rettangolo verde, da un gesto di grande umanità che testimonia l'unione di questo spogliatoio. 

UN PENSIERO SPECIALE - Prima di analizzare gli aspetti tattici, il tecnico ha voluto anteporre il lato umano, facendosi portavoce del sentimento di tutta la squadra. Le prime parole, ai microfoni ufficiali del club, sono state una carezza rivolta a una figura chiave del mondo atalantino: «Dedichiamo questo successo a Giancarlo Finardi, che ha subito un lutto familiare». Un messaggio sentito che vale più dei tre punti.

I FANTASMI E LA REAZIONE - L'avvio di gara non è stato semplice. Le tossine della sconfitta precedente si sono fatte sentire, portando a un approccio timido che è costato lo svantaggio iniziale. Bocchetti non si nasconde dietro un dito: «Potevamo fare meglio in alcuni frangenti, siamo partiti un po’ timorosi e questo non ci ha permesso di sviluppare al massimo il nostro gioco. Oggi loro hanno iniziato meglio, il rigore è frutto delle nostre disattenzioni. Ci trascinavamo i 5 gol di mercoledì e quindi ci può stare».

LA SVOLTA MENTALE - Il calcio, però, è questione di momenti e la capacità di reagire fa la differenza tra una squadra normale e una con carattere. Il gol del pareggio prima del riposo è stata la chiave di volta. «Dopo il gol subito siamo ripartiti e andare all’intervallo in parità è stato importante», ha sottolineato il mister, evidenziando come la rete abbia «dato una grossa mano, permettendoci di entrare in maniera diversa nel secondo tempo».

LA FORZA DEL COLLETTIVO - Nel secondo tempo si è vista la vera Atalanta, capace di ribaltare l'inerzia grazie anche all'apporto fondamentale della panchina. Bocchetti promuove a pieni voti le scelte e l'impatto dei subentrati: «Sono contento della reazione e dei cambi: Misitano e gli altri ragazzi sono stati molto bravi, una bella risposta a livello di gruppo». Una vittoria definita «meritata» contro un avversario di valore, fondamentale per il morale e per la classifica.

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Sezione: Under 23 / Data: Lun 01 dicembre 2025 alle 23:05
Autore: Daniele Luongo
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