Due gol nelle ultime cinque giornate, entrambe su rigore. La nuova sicurezza difensiva dell'Atalanta di Gian Piero Gasperini fa il paio con i buoni risultati che stanno scaturendo: tredici punti dopo la sconfitta contro il Bologna - forse immeritata - e la sensazione che sia tornato un blocco granitico come quello visto ai tempi di Ilicic e Gomez. Forse è un po' presto per dirlo, ma c'è un dato di fatto: dopo il 2019-2020 non c'è mai stata una preparazione "normale" per nessuno. Nell'estate del 2020 il Covid l'ha fatto da padrone, nel 2021 c'era l'Europeo itinerante e quindi le tempistiche erano davvero strette. Per il 2022 il Mondiale ha cambiato le carte in tavola, con una sosta fra novembre e gennaio.

Invece in questa stagione c'è un programma "normale". Si inizia con una preparazione e si porta avanti quella. Non è detto che Gasperini, con il rientro della normalità, non abbia ricominciato a gestire le cose come sempre. Cioè partenza un po' imballata, ma sul lungo periodo si può fare di meglio e incominciare ad andare più veloce degli altri. Ieri contro la Lazio è stato così, ma anche con Frosinone e Udinese la solfa non è cambiata, né con il Milan in Coppa Italia. Sono sei vittorie nelle ultime sette, un ruolino difficile da eguagliare.

Ad aiutare c'è anche stata la scelta, oramai definitiva, di promuovere Carnesecchi come primo indiscutibile. Juan Musso è retrocesso nelle gerarchie e avrebbe accettato anche il Galatasaray, ma le critiche che l'argentino ha attirato nel corso dei suoi anni bergamaschi non davano la giusta tranquillità alla piazza (di certo) e forse anche alla difesa. In ogni caso Gasp ha finalmente risolto un dualismo che andava avanti dai tempi di Sportiello-Berisha, il primo anno. Non è da poco.

Sezione: Zingonia / Data: Lun 05 febbraio 2024 alle 20:37
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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