Prima conferenza stampa della nuova stagione per il tecnico nerazzurro Gian Piero Gasperini che, nel rispetto dei protocolli e con la massima attenzione, seguendo tutte le precauzioni dettate dalle linee guida per il contenimento dell’emergenza Covid-19, ha risposto ai giornalisti nella sala riunioni dell'Accademia Favini.
Come si riparte in questa stagione?
"Sento tanti che fanno delle previsioni in questo senso, ma per noi non può essere così. Non possiamo porci obiettivi come la lotta per lo scudetto, questi obiettivi sono nella fantasia giornalistica. Il campionato e la stagione ci impongono di migliorarci, ovvero arrivare ad avere un organico più forte o migliorare le prestazioni. Sono pochissime le squadre che possono partire con questi obiettivi, ma abbiamo l'impegno e l'onere di ripartire al meglio. Poi ci sono anche degli avversari agguerriti. C'è chi vuole confermarsi, ma anche superarci. Noi dobbiamo comunque guardare in casa nostra, dobbiamo fare il meglio possibile".
Per le valutazioni di mercato? La preparazione invece?
"Abbiamo un piccolissimo gruppo e con questo stiamo iniziando, anche se le condizioni sono diverse. In linea di principio vogliamo fare una preparazione simile agli scorsi anni. Dobbiamo cercare di arrivare bene al termine della preparazione, per la prossima sosta delle nazionali. Il mercato si chiude il 5 ottobre, ma noi giochiamo prima. Abbiamo la necessità di inserire giocatori che hanno avuto dei problemi fisici. Dobbiamo capire l'infortunio di Gollini e di Freuler, mentre Gomez ha recuperato. Non credo che sarà facile inserire immediatamente dei giocatori, vedremo".
La squadra dove può migliorare?
"Tutti hanno la possibilità di migliorare. Credo che in questo momento il nostro target di punti è quello, è stato il nostro massimo. È difficile fare valutazioni in questo senso, lo scorso anno ci sono state delle squadre che si sono staccate. Dipenderà anche dalla stagione, se ci sono più squadre coinvolte. Non dobbiamo pensare a un obiettivo, ma dobbiamo presentarci con le nostre caratteristiche. Dobbiamo presentarci con la stessa voglia di sorprendere. Non dobbiamo sottovalutare come ripartirà il calcio, abbiamo finito senza pubblico e giocando ogni tre giorni. Purtroppo ripartiremo così: è un tema che lascia molte incertezze".
Aggiornamenti su Ilicic?
"Aspettiamo la prossima, al momento non fa parte del nostro organico".
Cosa vuole migliorare?
"A me tocca sempre la questione punti. Abbiamo tantissime cose su cui poter lavorare. Se alzi l'aspetto tecnico hai più possibilità. Sull'aspetto tattico ci sono state molte novità, tante squadre interpretano le partite in modo diverso, a detta loro anche per il modo di giocare dell'Atalanta. In alcune partite abbiamo avuto delle difficoltà, ma è normale. Dobbiamo trovare delle contromisure diverse, ma fa parte dell'evoluzione della singola squadra. I record sono fatti per essere battuti, io ogni anno parto da zero per affrontare il nuovo campionato senza mai fare riferimento al passato, è antipatico per chi deve giocare. Vedremo se riusciremo ad essere competitivi. Ogni campionato cambia, si riparte da zero. Chi sta fermo e pensa a ripetersi, torna indietro. Abbiamo visto che non eravamo una delle squadre che correvano di più, ad esempio. Ci sono tante questioni. Quello che non deve mancare mai è il tipo di mentalità. Le dichiarazioni di Hateboer? Sono brutte, lasciano parecchi dubbi. Al di là del risultato dovremmo avere uno spirito diverso".
Il PSG finalista quanta forza dà alla vostra impresa? Chi vorrebbe eventualmente incontrare in Champions?
"Il PSG era tanto che non arrivava in finale, è stata una competizione infernale con squadre forti che sono uscite prima. Sarà tutta un'altra competizione, un po' come ambiente dobbiamo essere bravi a resettare e non fare confronti, dobbiamo partire dalla realtà dei fatti sia in campionato che in Champions. Quando sarà il momento vedremo. Al momento ricordiamo tutto. Dell'ultima partita ci deve fare un po' male per come è finita, era vinta. Così ci deve rodere un pochino".
Quale reparto si può migliorare?
"Tutti. Così non sbagliamo. La società sta facendo di tutto, l'importante è voler avere l'obiettivo di migliorare sempre. Chi sta fermo muore (ride, ndr)".
Cosa pensa di Miranchuk? La situazione di Gollini?
"È stato individuato come un giocatore che va a sostituire la defezione di Ilicic. Lo scorso anno lo chiedevo un vice-Ilicic, poi abbiamo visto cosa è successo. Le squadre le costruisci in questa fase. Per caratteristiche Miranchuk è di assoluto valore, purtroppo anche lui ha avuto questo infortunio: non è serio, ma può portargli via qualche settimana. Non può risolvere subito la situazione. Non gli posso chiedere questo. È un giocatore su cui contiamo. Gollini? Bisogna vedere quali sono i suoi tempi, bisogna aspettare ancora. Non è questione di Romero o meno, ci sono tanti giocatori seguiti in tutti i reparti. La società si sta muovendo. L'Atalanta può guardare qualcosa in più rispetto all'ultimo mercato. Se si riuscirà a dare nuove energie, sarà meglio".
Che serie A si aspetta?
"Nello scorso campionato c'erano delle squadre molto valide, ma che hanno fatto meno rispetto agli obiettivo, come Roma, Milan, Napoli. Credo ci sia un gruppo di squadre molto vicine per valori. Tutto dipende da come parti, da come ti trovi. Sarà un campionato con i valori che si avvicineranno".
Pensa che sia necessario cambiare un po' di facce?
"Un po' di novità possono essere utili, abbiamo avuto un gruppo di 15 elementi, ma in una situazione di campionato normale. Giocando però continuamente la situazione cambia, abbiamo terminato la stagione con l'acqua alla gola, un po' impiccati. Dovendo giocare tutto il campionato in questa condizioni servirebbero uno o due elementi in più. Giocheremo ogni tre giorni. Intanto la rosa va completata, per fortuna abbiamo qualche giovane che può essere interessante da seguire. Non sono molto per il turnover, ma devi essere al meglio: non puoi pensare di togliere 5-6 giocatori solo per poter fare minutaggio ad altri. Il discorso dei cinque cambi ha capovolto tutto, mi hanno aiutato nonostante fossi contrario a questa soluzione".
Pessina?
"In quel ruolo li siamo coperti, ma i giocatori vanno sempre valutati. Siamo più carenti in altri ruoli, spero in un'alternativa".
Secondo lei bisogna aumentare la consapevolezza per poter alzare il livello?
"Siamo soddisfatti del percorso in Champions, ci dispiace per come è arrivata l'eliminazione. Si fa fatica a parlare di delusione nella visione globale, ma in quell'episodio lì potevamo fare qualcosa in più".
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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