Diogo Jota se n'è andato questa mattina, in un attimo tragico e crudele. Appena ventotto anni, tutta una vita davanti e una carriera al culmine. Un terribile incidente stradale in Spagna, vicino alla località di Palacios de Sanabria nella regione di Zamora, ha interrotto la sua giovane vita e quella del fratello André Silva, calciatore del Penafiel. La vettura dei due fratelli è uscita improvvisamente di strada ed è stata immediatamente avvolta dalle fiamme, rendendo vani gli immediati soccorsi del 112.

UNA STORIA DI TALENTO – Originario di Massarelos, Portogallo, nato il 4 dicembre 1996, Diogo Jota era tra le stelle più brillanti della generazione lusitana degli ultimi due decenni. Cresciuto nel Paços Ferreira, esordisce giovanissimo in prima squadra mostrando subito quelle qualità tecniche e umane che lo porteranno lontano. Acquistato nel 2016 dall'Atletico Madrid, club prestigioso dove però non trova mai spazio, viene girato subito in prestito al Porto. E qui Jota esplode, a soli vent'anni, segnando 9 reti in 38 presenze e diventando una delle grandi rivelazioni del calcio europeo.

LA CONSACRAZIONE INGLESE – Nel 2017, ancora in prestito dall’Atletico, accetta la sfida del Wolverhampton, in Championship, guidato da Nuno Espirito Santo. Il calcio inglese si rivela ideale per il suo talento versatile e la sua rapidità. Con 17 gol trascina i Wolves in Premier League, guadagnandosi il riscatto definitivo per 14 milioni di euro. Due stagioni ancora da protagonista, sempre in doppia cifra, gli spalancano le porte di Anfield. Nell'estate del 2020, Jurgen Klopp investe 45 milioni di euro per assicurarselo, e Jota diventa presto uno degli idoli della Kop.

L’APICE DEL SUCCESSO – Con i Reds Diogo vive il periodo più glorioso della sua carriera: 182 presenze, 65 reti e una serie di trofei culminata, proprio pochi mesi fa, con la conquista della tanto sognata Premier League. In una delle sue ultime interviste, Jota raccontava emozionato: «Questo titolo va oltre ogni mio sogno d'infanzia. Rimarrà sempre impresso dentro di me».

IL PORTOGALLO E IL MITO DI CR7 – Con la nazionale lusitana, il ragazzo di Massarelos aveva collezionato 49 presenze e 14 gol, portando a casa due Nations League. Cristiano Ronaldo, suo idolo fin dall’infanzia, era diventato compagno e mentore. «Cristiano è sempre stato il mio esempio, un riferimento costante. Avere l’opportunità di giocare con lui e apprendere da lui è stato qualcosa per cui sarò sempre grato», aveva confessato recentemente.

LASCIA UN VUOTO ENORME – Diogo Jota era più di un semplice calciatore. Era un uomo umile e talentuoso che aveva conquistato il cuore di tifosi e compagni. Il destino crudele ha spento troppo presto quella stella che ancora aveva tanto da regalare al calcio e alla vita.

Restano il ricordo, i gol, e quell'umiltà rara che ne avevano fatto un campione amato da tutti.

Sezione: Altre news / Data: Gio 03 luglio 2025 alle 19:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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