Nelle famose griglie di partenza dello scorso 18 agosto, alla vigilia della prima giornata della Serie A 2023/24, era difficile non leggere il Frosinone all'ultimo posto. Non per sottovalutazione o per chissà quale accanimento ma perché in quel momento - che poi era un mese fa - attorno alla squadra di Di Francesco gravavano più dubbi che certezze. Tra queste proprio l'allenatore, che era fermo da quasi due anni dopo tre avventure tra Sampdoria, Cagliari e Verona iniziate con grandi aspettative e presto finite malissimo. Un allenatore che aveva bisogno di risettarsi, di un ambiente come quello giallazzurro con più disponibilità che pressioni.
Il 19 agosto, prima della prima partita del campionato contro i campioni d'Italia e a meno di due settimane dalla fine del calciomercato, il direttore sportivo Guido Angelozzi aveva annunciato almeno altri 4-5 acquisti. Stima al ribasso, perché il Frosinone nei 12 giorni successivi definirà ben otto acquisti: Walid Cheddira il 20 agosto, Pierluigi Frattali, Kaio Jorge, Matias Soulé tra il 28 e il 29 agosto, Arijon Ibrahimovic, Mehdi Bourabia, Caleb Okoli, Reinier l'ultimo giorno di calciomercato. Quasi tutti in prestito, alcuni - quelli con gli ingaggi più alti - anche con buona parte dello stipendio pagato.
Il Frosinone visto col Napoli non fu lo stesso visto due giorni fa. E quella di due giorni fa non è la squadra che vedremo nelle prossime settimane perché alcuni dei volti nuovi arrivati al fotofinish hanno evidentemente bisogno di tempo prima di essere inseriti nell'undici titolare. Un rischio calcolato, anche perché aspettare la fine del calciomercato era l'unico modo per portarli a Frosinone.
Ma perché questa strategia? Principalmente per tre ordini di motivi. Il primo riguarda gli stipendi: ingaggiare un giocatore a fine agosto vuol dire, intanto, non dovergli pagare le prime due mensilità. Sembra una sottigliezza ma non lo è, specialmente se si scende di categoria. In Serie B o in Serie C è all'ordine del giorno, molto meno in Serie A. Ma se sei un club come il Frosinone che ha un monte-ingaggi complessivo da circa 7-8 milioni di euro lordi non puoi sottovalutare questo aspetto.
Non è tutto qui e un'altra spiegazione, probabilmente quella principale, attiene alla tempistica: queste operazioni se non arrivi in prossimità del gong conclusivo non le chiudi.
Un esempio. Pol Lirola è stato ufficializzato il 28 agosto, è arrivato in prestito dall'Olympique Marsiglia, più o meno come quasi tutti i giocatori sbarcati a Frosinone questa estate. Ma Lirola, come Kaio Jorge, ha un ingaggio troppo alto per le casse di un club come quello del presidente Stirpe. Questo vuol dire che non solo devi puntare al prestito, ma anche chiudere l'operazione facendo in modo che il club cedente paghi buona parte del suo stipendio. Nel caso di Lirola, il Marsiglia copre un milione del suo stipendio, mentre il Frosinone 400mila euro.
Chiaramente da Marsiglia prima di dare il via libera a questa operazione provano in tutti i modi a cedere Lirola in altro modo: per l'OM la soluzione ideale sarebbe stata la cessione a titolo definitivo, quella accettabile un prestito con ingaggio interamente pagato dal club che lo ingaggiava. E poi c'è la soluzione con cui s'è chiusa l'operazione, l'unica possibile per un club come il Frosinone.
Ma Lirola non è stato l'unico prestito chiuso con parte dell'ingaggio pagato: con la stessa formula sono arrivati i giocatori di proprietà della Juventus, con la stella modalità è arrivato Reinier dal Real Madrid.
Non è una strategia alla portata di tutti: Angelozzi il grande architetto
C'è poi il terzo ordine di motivi e questa sfera attiene ai dirigenti e alla storia che si portano dietro perché quando per giocatori che arrivano da club importanti si aprono le porte di un prestito - anche magari con stipendio in parte pagato - le soluzioni finali possono essere molteplici. E a spuntarla è quasi sempre chi è più credibile: per la storia che hai, per il progetto che stai costruendo.
E' una strategia che puoi attuare solo se metti in piedi un progetto attendibile e hai un direttore sportivo come Guido Angelozzi. Un dirigente che ha rapporti consolidati, conoscenze, competenza e lucidità sulla strada da intraprendere anche quando il gong finale è lì a un passo. Perché poi un conto è voler attuare questa strategia e un altro è attuarla davvero. Ci riesci se conosci meglio degli altri i procuratori e i dirigenti con cui ti confronti, solo se il tuo interlocutore ti riconosce credibilità e ha fiducia nelle tue parole. Ha sicurezza nel fatto che - va bene darlo in prestito e pagare parte dell'ingaggio - ma poi questo investimento deve tornare indietro in termini di minuti e di rilancio di un giocatore che altrimenti non vedrebbe mai il campo.
Ecco, un mese dopo l'esordio in campionato si spiega perché tanti club hanno deciso di dare credito a Frosinone e al suo direttore sportivo. A quell'Angelozzi che, con un monte ingaggi che è per distacco il più basso della Serie A, ha costruito una rosa di tutto rispetto. Una squadra che ha già dimostrato di avere le carte in regola per salvarsi.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
Altre notizie - Altre news
Altre notizie
- 16:00 Non solo figurine - L'Album ufficiale 2025-26 è un atto d'amore: la Dea da sfogliare, un rito che unisce le generazioni
- 14:30 Esclusiva TAPrimavera, le pagelle: Zanchi è l'ultimo ad arrendersi, Pedretti giornata no. Davanti troppa polvere bagnata
- 14:30 Il personaggio - Dea, l'usato sicuro che non tramonta mai: Zappacosta come Alonso, il "classico" non si batte
- 14:09 Genoa-Atalanta, designazione ufficiale: un fischietto siciliano per la notte di Marassi
- 14:03 Harakiri Atalanta: il Cagliari terzultimo fa il colpo (1-0), Trepy gela Bosi. La vetta si allontana
- 14:00 Esclusiva TADjimsiti Re d'Albania (e Ministro a Bergamo): il premio a un leader che non urla, ma comanda
- 14:00 Primavera 1 / Cagliari-Atalanta 1-0, il tabellino
- 13:57 DirettaRivivi PRIMAVERA 1 / CAGLIARI-ATALANTA Frana Gomme Madone, 1-0
- 12:45 Esclusiva TAESCLUSIVA TA - Giovanni Barsotti (DAZN): "Palladino elegante, ma ora l'Atalanta deve imparare a vincere le gare sporche"
- 12:30 ZingoniaAtalanta, la metamorfosi è servita: l'attacco raddoppia e Scamacca rinasce. Ma ora c'è il rebus Lookman
- 12:21 Ultim'oraTegola in difesa per Palladino: l'infortunio è una sentenza, il 2025 di Djimsiti finisce qui
- 12:15 Il "nuovo Hakimi" è già nostro: Palestra incanta Cagliari, l'Atalanta si gode un tesoro inestimabile
- 12:15 Dalla Padella alla Brace Treviolo, ogni giorno a pranzo e cena ti vizia a dovere
- 11:45 Lo "scippo" di Natale e il paradosso nerazzurro: l’Africa chiama, ma a pagare il conto più salato è solo la Dea
- 11:15 UfficialePrimavera 1 / Cagliari-Atalanta, le formazioni ufficiali
- 10:45 Stefano Ricci e Lega Calcio serie A svelano a Riyadh il nuovo Trophy travel case della Supercoppa Italiana
- 10:00 L’Italia U16 inciampa a Coverciano: 3-0 per il Portogallo. Pasqual: “Passivo pesante”
- 09:30 Giudice Sportivo. Sette società sanzionate e otto calciatori squalificati. Ecco tutte le decisioni
- 09:15 Stop alle feste, ma non per tutti: Hien e Scalvini subito a Zingonia. Ansia Djimsiti, oggi il verdetto
- 09:00 Donnarumma sul tetto del mondo: è lui il Best FIFA 2025. L'Italia torna regina dopo Buffon
- 08:00 Palladino, è già storia: la New Balance Arena diventa un fortino inespugnabile, eguagliato un mito del '63
- 06:45 PRIMA PAGINA - La Gazzetta dello Sport: "Inter, botta... e risposta"
- 06:45 PRIMA PAGINA - L'Eco di Bergamo: "Coppa d'Africa: L'Atalanta è la big più penalizzata in campionato"
- 06:45 PRIMA PAGINA - QS Quotidiano Sportivo: "È Palestra-mania. Ma l'Atalanta vuole tenerlo"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere dello Sport: "Gasp Attack"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Tuttosport: "Juve, svolta al centro"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere di Bergamo: "Il Palladino da casa ribalta le statistiche"
- 06:15 PRIMAVERA 1, 16ª giornata / Goleada Roma, risultati e classifica aggiornata. A mezzogiorno in campo la Baby Dea
- 05:00 Capodanno anticipato alla New Balance Arena: scatta la corsa al biglietto per il super big match contro l'Inter
- 01:00 Calciomercato DeaLazio suona la carica, fari puntati su Zingonia: due nerazzurri nel mirino per gennaio
- 00:30 Bonanomi, l'arcobaleno dopo la tempesta: dal "crack" al ritorno in campo tra i professionisti, la favola è ricominciata!
- 00:26 Djimsiti sul trono d'Albania, ma la festa è a Zingonia: l'omaggio Social di De Roon è da capitano vero
- 00:15 L'Africa chiama Lookman, la Dea chiama Daniel: è l'ora della verità per Maldini (e per Palladino)
- 00:01 Djimsiti re d'Albania, ma la dedica è da leader vero: "Senza il gruppo non sarei nessuno"
- 00:00 Esclusiva TAESCLUSIVA TA - Lo chef bergamasco Gamba premiato tra i migliori al mondo: "Onorato. Ora corro a vedere l'Atalanta, Palladino eccezionale! Su Juric..."
- 22:02 Genoa, scatta l'operazione Atalanta: De Rossi riapre i cancelli a Pegli. Ostigard, è corsa contro il tempo
- 22:01 Mario Rui scommette sulla Dea: "Rosa fortissima, la risalita in classifica è solo questione di tempo"
- 21:58 Djimsiti re d'Albania: un 2025 da sogno, ora la corsa contro il tempo per il rientro
- 20:00 Esclusiva TAESCLUSIVA TA - Comuzzo-Atalanta, atto secondo. La crisi Viola cambia tutto, la Dea e Palladino preparano l'affondo
- 18:30 Esclusiva TAESCLUSIVA TA - Sandro Tovalieri: "Quel ritorno sfumato alla Roma per onorare la maglia dell'Atalanta. Con Vieri grande feeling, Scamacca arma in più"
- 17:15 Primavera: mercoledì in trasferta contro il Cagliari
- 16:35 Serie A, ribaltone in panchina: Chivu nuova regina, Fabregas scivola. Il confronto Palladino-Juric fa riflettere
- 15:44 Genoa, testa all'Atalanta ma l'infermeria preoccupa: De Rossi perde pezzi
- 14:45 Tanti auguri Ciccio Graziani! “Questa Nazionale mi piace, Scamacca..."
- 14:30 Calciomercato DeaSamardzic, l'assist non cancella i dubbi: Palladino lo "inventa" esterno, ma la Lazio e Sarri bussano alla porta
- 14:00 Classifica e strategie: cosa cambia per le squadre italiane nella Champions League 2026
- 14:00 Catania-AtalantaU23, sold out la Curva Nord
- 13:45 ZingoniaAtalanta, la conta degli assenti alla ripresa: Palladino tra emergenza difesa e il rebus Djimsiti
- 13:30 Tiribocchi: "Il mio no all'Inter per paura e i metodi folli di Conte a Bergamo"
- 12:45 La primavera di Scamacca nel gelo di Bergamo: da Juric a Palladino, la rinascita di un bomber da Mondiale
