Torna la rubrica sulle pagine di TMW con Marco Piccari - direttore di TMW Radio - che con il suo “Due di Piccari” racconta la 19^ giornata di campionato con tre carte di scala quaranta. Il due di Cuori, di Picche e il Jolly.
Due Di CUORI:
Due assist, due gol e un grande due di Cuori per la Joya. Brilla Dybala più di Mourinho. Lo special one non se la prenderà se pensiamo e scriviamo questo, senza la Joya la Roma si troverebbe in un'altra posizione di classifica. Il campione del mondo alla Roma è rinato, tornando ai livelli che gli competono. Il giocatore ha ritrovato la forma e la convinzione dei tempi migliori. In 5 partite, dopo la sosta, 3 gol, 3 assist e il suo rendimento ha risvegliato anche Abraham. L'argentino in campo non solo dispensa tocchi di alta scuola, ma viene cercato continuamente dai compagni: ormai è il leader della squadra. Decisivo in fase di realizzazione e di costruzione. Nell'ultima partita, contro lo Spezia oltre ai due assist, si è segnalato per 4 passaggi chiave, tre occasioni create e con 7 contrasti vinti su 11, ha mostrato anche i muscoli quando è stato necessario. Vedendolo in campo il pensiero è andato a chi ha parlato spesso, nei mesi scorsi, di un giocatore con grandi problemi fisici. A proposito parlando di campo, la vecchia dirigenza della Juve meriterebbe una penalizzazione per aver lascito andare via Dybala e dato 8 milioni di ingaggio a Pogba. Geniali!!!
Spettacolare la Lazio di Sarri che all'Olimpico distrugge il Milan campione d'Italia. Una sinfonia perfetta quella dei biancocelesti, dove l'orchestra ha suonato una musica perfetta che ha scaldato la fredda serata romana. Gli uomini di Sarri si sono mossi con convinzione tattica e mentale. Pressing continuo accompagnato dalle giocate di Anderson, il giocatore più mentalizzato da Sarri. In mezzo al campo a guidare è stato sempre Luis Alberto, con i suoi piedi ha dipinto calcio. Grandi meriti vanno riconosciuti a Sarri anche nelle scelte iniziali. Marusic a destra ha schiantato Leao sia in fase offensiva che difensiva, mentre Hjsaj a sinistra ha disputato una partita attenta e ordinata. Una Lazio perfetta anche senza Immobile come a Bergamo contro l'Atalanta, questo non vuol dire che si possa fare a meno del bomber, ma che l'organizzazione tattica se fatta di squadra può sopperire ad un'assenza importante. All'Olimpico è Sarri – ball
Due di PICCHE:
Tra Milano e Firenze viene servita la carta negativa di questa giornata. Tanta nebbia intorno a Inzaghi e Pioli. L'Inter si esalta nella Supercoppa e poi cade con l'Empoli. Andamento altalenante tipico del suo allenatore: il solito Inzaghi. Il tecnico ex Lazio è uno specialista nelle sfide secche e quando ha tempo per preparare il singolo match difficilmente sbaglia, poi però si perde nelle corsa a tappe. Il suo vecchio limite che puntalmente bussa alla sua porta. Contro l'Empoli la squadra è apparsa scarica mentalmente e con poche idee, sì Skriniar ha complicato tutto con il doppio giallo, ma non può essere la spiegazione, anche in 11 l'Inter aveva fatto veramente poco. La vittoria in Supercoppa non può essere la spiegazione, del ko interno. Un trofeo importante, ma all'Inter non si fa la differenza con questa Coppa e qua torniamo a Simone Inzaghi. Un tecnico specialista di Coppe nazionali che però non trova quella continuità di rendimento per affrontare la lunga corsa. Nella gestione, nelle scelte e a livello motivazionale Inzaghino sembra essere il vero freno dell'Inter: una rosa di questo livello non può accusare, dopo 19 giornate, 13 punti di ritardo dal Napoli. Rimanendo a Milano non se la passa bene neanche Pioli. Il Milan campione d'Italia, asfaltato dalla Lazio, sembra essere sparito. Squadra fragile e incapace di una reazione. Il gioco è un lontano ricordo e quella forza del gruppo, che aveva consentito spesso di uscire dalle difficoltà, non esiste più. Contro la Lazio si è visto un Milan disorientato e Stefano Pioli è apparso spaesato. La magia sembra essere finita e la normalità si è impossessata della squadra e di Pioli. Milan evaporato.
Brutta giornata anche per Vincenzo Italiano e la Fiorentina, la sconfitta interna contro il Torino apre l'ennesimo dibattito sul mercato e sulla mancanza di un attaccante. Il reparto offensivo della viola non sarà letale, ma anche il gioco di Italiano latita. Nell'ultima partita la Fiorentina non ha creato occasioni, ha costruito di più il Torino che in attacco non ha certo bomber veri. Mancherà un attaccante prolifico a Italiano, ma attenzione la squadra sembra un po' scollata dalle idee del tecnico.
JOLLY:
La grinta e la gioia mostrata da Max Allegri in occasione del gol del 3-3 della Juventus, è il Jolly di questa settimana. Il tecnico ha scaricato tutta la sua rabbia in quel gesto che può suonare come la carica per tutto il gruppo. La Juventus colpita da una penalizzazione di -15 punti, per il caso plusvalenze, può aver trovato proprio nel suo tecnico la linfa per reagire e risalire. Un segnale del comandate Max a tutta la squadra per compiere, anche in questo strano campionato, un qualcosa di particolare e unico. Attenzione: una volta Max si tolse il cappotto e tutti ricorderanno come è finita, oggi con un grido potrebbe dare il via ad un'altra storia da ricordare. Occhio al grido di Max.
Un jolly lo merita anche l'Empoli e il tecnico Zanetti, la vittoria a Milano contro l'Inter è frutto del grande lavoro di squadra. Proposta di calcio e voglia di fare la partita sono il marchio di questo successo esterno dei toscani. Dopo la sosta l'Empoli ha ottenuto 4 punti fuori casa con Lazio e Inter, squadre nettamente superiore per organico e qualità. Una chiara dimostrazione di quanto sia importante il lavoro del tecnico, un'idea di calcio si può sempre applicare a prescindere dalla qualità dei singoli. Un messaggio a tutti quegli allenatori che richiedono solo grandi giocatori per mostrare il loro valore.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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