Guardare la vetta della Serie A oggi significa osservare un equilibrio precario, quasi un'illusione ottica. L'Inter è capolista con 33 punti, ma quel "più uno" sul Milan e "più due" sul Napoli racconta poco, complici le partite da recuperare post-Supercoppa che riempiono la classifica di asterischi. È un campionato di tutti e di nessuno, una fila indiana che vede anche Roma e Juventus pronte ad approfittare di ogni passo falso. I nerazzurri potrebbero essere i padroni del torneo, ma nei fatti non lo sono ancora: manca lo strappo decisivo, manca la sensazione di dominio assoluto.

IL NEMICO È ALLO SPECCHIO - Il vero avversario dell'Inter, in questo momento, sembra essere l'Inter stessa. La diagnosi è chiara: forte tecnicamente, ma fragile mentalmente. Il punto debole è l'incostanza, quella tendenza a specchiarsi troppo che impedisce di chiudere le partite e i discorsi scudetto. Non basta sentirsi i più forti, bisogna dimostrarlo in ogni istante di "ogni maledetta partita". Serve un cambio di paradigma, una rivoluzione nel modo di pensare per trasformare la fragilità in cemento armato e blindare un primato che oggi appare troppo vulnerabile.

VORAGINE A DESTRA E IL CASO LUIS HENRIQUE - Se la testa è da curare, le gambe preoccupano per le assenze. L'infortunio di Denzel Dumfries non è stato solo un incidente di percorso, ma ha aperto una vera e propria voragine sulla fascia destra. Chi doveva sostituirlo, Luis Henrique, ha illuso per un paio di gare prima di ripiombare in un limbo fatto di timidezza e paura di sbagliare. In un altro contesto temporale andrebbe aspettato e coccolato, ma questo calcio brucia le tappe e l'Inter, in piena bagarre scudetto, non ha il lusso del tempo.

IDENTIKIT CHIARO: CERCASI POTENZA - Nel dubbio, la dirigenza si muove per cercare un alter ego dell'olandese, qualcuno che garantisca quella spinta "arrembante" fondamentale per il gioco nerazzurro. Il profilo ideale sarebbe Norton-Cuffy del Genoa, che per potenza e strappi ricorda molto Dumfries, ma il Grifone fa muro e non vuole cederlo a gennaio. Le alternative portano a piste italiane giovani e intriganti: piacciono Marco Palestra dell'Atalanta e l'ex Raoul Bellanova. Ma conoscendo Marotta e Ausilio, non è escluso che dal cilindro possa uscire un nome a sorpresa, un "Mister X" capace di tappare la falla senza pesare troppo sul bilancio.

© Riproduzione Riservata

Sezione: Calciomercato / Data: Mer 24 dicembre 2025 alle 09:57
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print