Telecronista di punta per DAZN, Riccardo Mancini è ormai uno dei volti più autorevoli del racconto calcistico italiano. Domenica ha vissuto da vicino la battaglia del Ferraris, offrendo una telecronaca ricca di spunti tattici ed emotivi. In esclusiva per TuttoAtalanta.com, Mancini analizza a freddo la vittoria sul Genoa, i margini di crescita della squadra di Palladino e le prospettive europee di una Dea che cerca continuità.
Che impressione ti ha fatto l'Atalanta vista a Marassi?
«Contro il Genoa mi è sembrata una squadra un po’ intimorita - descrive, ai nostri microfoni -, forse condizionata dalla foga agonistica degli avversari e dall'ambiente caldo. Avevo visto un’evoluzione evidente da quando Palladino è arrivato in panchina e mi aspettavo un’Atalanta più arrembante, aggressiva e coraggiosa. Al netto della vittoria, credo potesse fare molto di più, specialmente in superiorità numerica. Da una rosa così forte e profonda è lecito aspettarsi una gestione più autoritaria».
Quali sono stati invece i meriti?
«Il merito principale è stato crederci fino alla fine. Sembra banale, ma non lo è: in partite così bloccate basta un episodio per perdere tutto. L’Atalanta invece è rimasta sul pezzo, ha rischiato ma non ha mai smesso di cercare il gol. Vincere una gara sporca decisa da un episodio è la fotografia di una mentalità vincente che resiste, nonostante il periodo complicato».
Cosa lascia nello spogliatoio una vittoria così sofferta?
«Lascia soprattutto consapevolezza mentale. Vincere quando non sei al top è fondamentale per l'autostima. L’Atalanta ha capito che può portare a casa il risultato anche soffrendo, e dopo mesi difficili questa è una lezione preziosa».
Da chi ti aspetti il salto di qualità?
«Mi aspetto di più da Daniel Maldini. Ha talento, dribbling e qualità: deve incidere con gol e assist. Stesso discorso per Samardzic: quando entra deve spaccare le partite. E poi Scamacca: un'ulteriore crescita farebbe bene a lui, all’Atalanta e alla Nazionale. È un attaccante raro, gli serve solo un pizzico di fiducia in più. Con questi tre al top, la Dea può tornare a volare».
Col Genoa Maldini ha sprecato un’occasione?
«È stata solo una partita, ne avrà altre. Credo molto in lui: ha la fortuna di avere in panchina Palladino che lo stima e lo ha lanciato a Monza. Deve vivere questa avventura con serenità ma anche con la consapevolezza del proprio valore. Può e deve fare la differenza».
Scamacca è il miglior centravanti italiano oggi?
«Assolutamente sì, ma ha ancora margini. Se trova continuità fisica, diventa devastante. Quando sente la fiducia, è un fattore. Oggi lo vedo avanti a Moise Kean e se la gioca con Retegui, che sta facendo benissimo altrove, ma Gianluca ha colpi unici».
Senza Lookman e Kossounou, l'Atalanta è la più penalizzata dalla Coppa d'Africa?
«È tra le più colpite, inutile negarlo. Lookman è uno dei migliori del campionato e la sua assenza pesa tantissimo. Però la rosa offre alternative di spessore: tocca a Maldini e Samardzic alzare il livello. Anche l'assenza di Kossounou in difesa si sente, ma pure le rivali, come il Napoli senza Anguissa, pagano dazio».
Questa vittoria rilancia le ambizioni europee?
«La zona Europa non è lontana. Se l'Atalanta infila un filotto di vittorie, torna a disturbare le grandi. Ce l'ha nel DNA. L'obiettivo realistico oggi è l'Europa League: serve un processo mentale step-by-step. Per la qualità della rosa, la serietà del club e il valore di Palladino, è impensabile vedere questa squadra fuori dalle coppe. La Champions è più complicata, dipenderà anche dai passi falsi altrui».
Ora arrivano Inter, Roma e Bologna: è il momento della verità?
«Adesso viene il bello. Questo ciclo ci dirà se la squadra è tornata ai livelli dell’anno scorso. Può competere con tutte, forse l'Inter è un gradino sopra, ma con Roma e Bologna se la gioca alla pari».
Che gara ti aspetti contro l'Inter di Chivu?
«Mi aspetto un’Atalanta aggressiva ma lucida. Il Como a San Siro ha pagato l'eccessiva spregiudicatezza contro una squadra che, se pressata alta, si esalta. L’Atalanta dovrà fare una pressione ragionata: l'Inter ha punti deboli, ma serve intelligenza per colpirli. Sarà una partita da tripla, apertissima».
Chi vince lo Scudetto?
«Oggi l’Inter è la squadra più forte e completa, con il Napoli subito dietro. Molto dipenderà dalla gestione delle energie con la Champions di mezzo. Ma vedo una corsa a due».
Servono rinforzi a gennaio?
«Qualcosina sì. Sugli esterni manca forse qualcosa rispetto all'era Gasperini, anche se Bernasconi mi ha sorpreso in positivo. Un laterale mancino di livello darebbe più opzioni a Palladino. E forse un puntello in difesa. Centrocampo e trequarti invece sono reparti solidi, specialmente se Ederson tornerà sui suoi livelli».
Secondo Mancini, l’Atalanta ha le carte in regola per risalire, ma tutto passa dalla testa e dalla continuità. Tra giovani in rampa di lancio e senatori da recuperare, l'Europa è un obiettivo concreto. La chiave? Credere nel proprio talento e affrontare le sfide con la lucidità delle grandi squadre.
© Riproduzione Riservata
Altre notizie - Primo Piano
Altre notizie
- 18:00 Esclusiva TAGiorgio Pesenti a TA: "Quella classe del '75 con Morfeo e Tacchinardi era un sogno"
- 16:00 Bonny salta l'Atalanta. Ecco le ultime in casa Inter
- 15:15 Atalanta-Inter: dirige La Penna. Ecco la designazione completa
- 13:00 Inizia la Coppa d'Africa per Kossounou e Lookman
- 12:53 ZingoniaPašalić torna in gruppo, terapie per i due infortunati
- 12:00 Esclusiva TAGiorgio Pesenti a TA: "Atalanta addio? Un trauma, ma poi ho segnato 273 gol"
- 11:59 Calciomercato DeaSuggestione Bellanova-Inter: il domino di mercato si sblocca solo con il ritorno di Palestra?
- 09:45 Inter, l'infermeria non si svuota: Darmian e Acerbi rimandati al 2026, Chivu in emergenza in vista della Dea
- 09:40 "Make Center Field Great Again": la missione a stelle e strisce di Musah
- 09:30 Ranking FIFA, è sempre la Spagna a guidare. Ecco dove si posizione l'Italia
- 09:26 Calciomercato DeaModesto chiama, l'Atalanta risponde: Gyabuaa pronto a riabbracciare il suo "maestro" a Mantova
- 09:15 Roma scatenata, la rivoluzione d'inverno è servita: Zirkzee e Raspadori per l'assalto Champions
- 09:00 Giudice Sportivo, quattro società sanzionate. Cinque calciatori fermati per un turno
- 08:00 Natale in trincea per Palladino: parte il ciclo terribile. Torna Super Mario, difesa ancora in emergenza
- 07:45 L'urlo di Palladino lancia la sfida: dopo l'estasi di Marassi, ecco il trittico della verità
- 07:30 Destini incrociati in Marocco: Lookman e Kossounou, dal ricordo di Abidjan all'incognita per la Dea
- 07:15 ZingoniaZalewski, la scossa di Marassi: da "disperso" a risorsa tattica per il dopo Lookman
- 07:00 Brutta, sporca e cattiva (ma vincente): l'Atalanta scopre l'arte di soffrire. Ora il ciclo della verità
- 06:50 Esclusiva TAESCLUSIVA TA - Giorgio Pesenti, il Peso del gol: "273 reti nei dilettanti, ma tutto è nato a Zingonia con Morfeo. L'Atalanta mi ha insegnato disciplina"
- 06:45 PRIMA PAGINA - L'Eco di Bergamo: "Atalanta, carattere e rosa ampia per risalire la china"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Tuttosport: "Muharemovic porta Frattesi"
- 06:45 PRIMA PAGINA - La Gazzetta dello Sport: "Napoli Padrone"
- 06:45 PRIMA PAGINA - QS Quotidiano Sportivo: "Lo sceicco Conte Napoli torna super"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere dello Sport: "Supernapule è"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere di Bergamo: "Atalanta, una partita sporca vinta all’ultimo grazie all’audacia"
- 22:38 Supercoppa Italiana / Napoli-Bologna, le pagelle: Neres dipinge calcio,Lucumi disastroso. Orsolini predica nel deserto
- 22:30 ZingoniaRipresa immediata dopo il blitz di Genova: gruppo diviso e tris di assenti
- 22:25 Napoli, la Supercoppa è azzurra: Conte alza la voce e il trofeo in terra araba
- 22:21 La Supercoppa è la settima meraviglia di De Laurentiis. Su 14 trofei del Napoli
- 22:16 Primavera 1, 17ª giornata / Tre squadre in testa, Atalanta settima -4: risultati e classifica
- 22:15 Primavera, che scivolone: Durmisi e un rigore sbagliato condannano la Dea (0-2). La vetta si allontana
- 22:15 Esclusiva TAPrimavera, le pagelle: Baldo tradisce dal dischetto, Galafassi sprecone. Zanchi evita il tracollo
- 22:15 Napoli, è trionfo in Arabia: Neres abbatte il Bologna, la terza Supercoppa è azzurra
- 22:00 L’urlo di Hien spacca il muro (e la paura): tre punti "sporchi" che svoltano una stagione
- 21:45 Pietro Serina durissimo: "Vittoria fortunata, atteggiamento inaccettabile. Palladino? Ha sbagliato a non osare prima"
- 20:14 Finale Supercoppa Italiana / Napoli-Bologna, le formazioni ufficiali
- 19:41 Musah, la felicità è doppia: "Vittoria di pazienza e gioia da titolare, mi sembrava di essere al debutto"
- 18:59 Regalo di fine anno per gli appassionati: il big match Atalanta-Inter sarà visibile a tutti gratis su DAZN
- 17:30 Milan-Como a Perth c'è la nota congiunta tra il Governo australiano e la Lega Calcio
- 14:59 Primavera 1 / Atalanta-Juventus 0-2, il tabellino
- 14:56 DirettaRivivi PRIMAVERA 1 / ATALANTA-JUVENTUS Frana Gomme Madone, 0-2
- 13:52 Primavera colpita a freddo, la Juventus avanti 1-0 all’intervallo
- 12:05 Primavera 1 / Atalanta-Juventus, le formazioni ufficiali
- 12:00 Esclusiva TAAtalanta, le pagelle: Hien evita il disastro, Ederson è un fantasma. Samardzic, la testa è altrove?
- 12:00 Inter, il 2025 delle grandi illusioni: sei trofei sfumati, ma Marotta blinda Chivu. La strategia della Pinetina
- 11:45 Dalla Padella alla Brace Treviolo, ogni giorno a pranzo e cena ti vizia a dovere
- 11:00 Calhanoglu riprende il trono: smaltita la delusione di Riyadh, contro l'Atalanta torna la regia titolare
- 10:00 Supercoppa, i numeri della finale
- 09:45 L'Atalanta scavalca quattro squadre, rilancio all'Europa: è nona!
