Mai slogan elettorale fu più adatto per descrivere la situazione attuale della mediana orobica. Parafrasando la campagna dell'attuale Presidente degli Stati Uniti, l'Atalanta guarda al suo primo calciatore a stelle e strisce della storia, Yunus Musah, per ridare grandezza e solidità al reparto. In un momento di valutazioni tattiche profonde, l'ex rossonero non rappresenta solo una bandierina piantata sul mappamondo nerazzurro, ma il punto nevralgico da cui far ripartire le rotazioni in mezzo al campo.

L'OBIETTIVO: DAR FIATO AI GIGANTI – Per comprendere il ruolo di Musah bisogna partire dalle necessità della rosa - ne parla nello specifico TMW -. L'obiettivo stagionale era chiaro: ampliare le alternative per non spremere oltremodo la coppia Ederson-De Roon, che alla lunga potrebbe pagare dazio in termini di lucidità. Se Mario Pasalic è un jolly offensivo e Brescianini è alla ricerca di minutaggio, Musah è stato acquistato con un identikit preciso: essere il vice-Marten, garantendo quella miscela di efficacia e solidità che serve per non far abbassare il baricentro della squadra quando i titolari riposano.

DALLA FRENESIA ALLA SOSTANZA – L'inizio non è stato semplice. Nelle gerarchie di Ivan Juric, il numero 6 partiva spesso dalla panchina, con una media di venti minuti a gara per dimostrare il suo valore. Una condizione che lo portava spesso a strafare, alternando grande dinamismo e recuperi palla a qualche imprecisione di troppo in fase di costruzione. Tuttavia, le doti atletiche e la capacità di "strappare" in avanti creando spazi per gli attaccanti sono sempre state evidenti, offrendo quell'azione di filtraggio che all'Atalanta serviva come il pane.

LA CURA PALLADINO E LA PROVA DI GENOVA – Con il cambio in panchina, la musica è cambiata. Raffaele Palladino ha subito sottolineato l'importanza di Musah, evidenziandone la duttilità (può agire anche da esterno destro) e premiandolo con la titolarità contro il Genoa. La risposta del campo è stata convincente: grande intensità in entrambe le fasi e messaggio chiaro allo staff tecnico. Per inserirsi a pieno regime nello scacchiere atalantino servono fiducia e continuità: Musah è la "nuova linfa" pronta a dimostrare di poter essere molto più di una semplice alternativa.

Sezione: Zingonia / Data: Mar 23 dicembre 2025 alle 09:40
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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