Primavera, che scivolone: Durmisi e un rigore sbagliato condannano la Dea (0-2). La vetta si allontana

Un lunedì amaro, freddo non solo per il clima ma soprattutto per il risultato. L'Atalanta Primavera cade tra le mura amiche del Centro Bortolotti, sconfitta per 2-0 da una Juventus cinica e spietata. È una battuta d'arresto pesante per la formazione di Giovanni Bosi, che perde contatto con il treno di testa: la vetta, ora condivisa da un terzetto a quota 30 punti, dista quattro lunghezze. A decidere il match è stato Durmisi con una doppietta, ma sulla coscienza dei nerazzurri pesa un rigore fallito da Baldo nel finale che avrebbe potuto riaprire i giochi.

AVVIO SHOCK E SPRECHI - La gara si mette subito in salita. Non sono passati nemmeno due minuti quando Merola pennella un cross per Durmisi, che di testa brucia la difesa orobica e batte Zanchi per l'immediato 0-1. La "Baby Dea" accusa il colpo ma prova a reagire, costruendo una mole di gioco importante che però si infrange contro il muro bianconero e i guantoni di Huli. Le occasioni più grandi capitano sui piedi di Camara (tocco sotto salvato sulla linea) e Mencaraglia, fermato da un grande intervento del portiere ospite poco prima dell'intervallo.

IL KO E IL RIMPIANTO - Nella ripresa Bosi prova a scuotere i suoi, ma al 73' arriva la doccia gelata: è ancora Durmisi a trovare la via del gol, firmando la doppietta personale che vale il raddoppio. L'Atalanta ha un sussulto d'orgoglio all'80', quando l'arbitro assegna un calcio di rigore per un fallo in area. Sul dischetto si presenta Baldo, ma l'attaccante fallisce la chance calciando fuori o facendosi ipnotizzare (l'esito è comunque zero gol), spegnendo di fatto le ultime speranze di rimonta. Nel finale, nonostante i cambi, il risultato non cambia: vince la Juve, l'Atalanta deve riflettere su un'occasione persa.

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