La moviola: Abisso non sbaglia, rosso a Leali sacrosanto. Giusto sorvolare su Otoa

Una partita iniziata con i fuochi d'artificio e gestita con polso fermo e lucidità. La prestazione dell'arbitro Abisso e della sua squadra al Luigi Ferraris ne esce promossa, grazie a una lettura corretta di tutti gli episodi potenzialmente decisivi. Dal clamoroso cartellino rosso sventolato dopo appena due minuti alle proteste finali dei padroni di casa, le decisioni prese sul campo trovano pieno riscontro nel regolamento e nelle immagini, disinnescando sul nascere ogni possibile polemica.

ESPULSIONE SOLARE – L'episodio che spacca la partita in avvio non lascia spazio a interpretazioni. Il contatto tra Leali e Maldini è netto ed evidente. La dinamica configura da manuale la "chiara occasione da rete" (DOGSO): l'attaccante nerazzurro era lanciato a rete senza ostacoli. Ineccepibile, dunque, la decisione di estrarre il rosso diretto. Corretta anche la gestione geografica del fallo commesso da Malinovskyi nella stessa azione: il tocco su Maldini inizia fuori dall'area di rigore, giustificando l'assegnazione della punizione dal limite e non il penalty.

BRACCIO ADERENTE – Nella ripresa, l'Atalanta reclama timidamente per un tocco di mano in area ligure, ma anche in questo caso la valutazione è corretta. Otoa impatta la sfera prima con il corpo e successivamente con il braccio. L'arto del difensore rossoblù è in posizione naturale, molto vicino al busto, e non aumenta il volume corporeo né compie movimenti volti a intercettare il pallone. Giusta la scelta di Abisso di lasciar correre, non ravvisando gli estremi per la massima punizione.

IL TUFFO FINALE – Nel finale di gara, c'è spazio per un ultimo brivido nell'area nerazzurra, prontamente spento dal direttore di gara. Thorsby crolla a terra dopo un incrocio con Hien, invocando il rigore. Il contatto, rivisto alla moviola, appare lievissimo e assolutamente non sufficiente a giustificare la caduta stramazzante del giocatore del Genoa. Abisso non abbocca e, anzi, punisce la simulazione estraendo il cartellino giallo. Decisione severa ma giusta.

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