GENOA-ATALANTA 0-1 (p.t. 0-0)
94' Hien (A)

LEALI, voto 4,5
La sua domenica dura il tempo di un sospiro. Costretto all'uscita disperata fuori area per rimediare all'errore di posizionamento del compagno, stende Maldini e si immola. Un sacrificio inevitabile che però lascia la squadra in trincea per l'intera partita. Effimero.

dal 4’ SOMMARIVA, voto 5,5
Entra a freddo in una situazione critica e per 89 minuti regge l'urto, salvando anche su Zalewski. Poi, al 93', l'errore fatale: un'uscita a vuoto, indecisa e morbida, che spalanca la porta a Hien e condanna il Genoa a una sconfitta immeritata. Un errore che cancella quanto di buono fatto. Tragico.

MARCANDALLI, voto 7
La carta d'identità dice giovane, il campo dice veterano. Chiamato a fronteggiare uno degli attacchi più prolifici della Serie A in inferiorità numerica, risponde con una prova di maturità sconcertante. Sbaglia pochissimo, legge le linee di passaggio e cresce esponenzialmente nella ripresa, ergendo un muro quasi invalicabile. Autoritario.

OTOA, voto 7
De Rossi lo preferisce a Ostigard e lui ripaga la fiducia con una prestazione muscolare e attenta. Incolla Scamacca e non gli concede respiro, vincendo il duello fisico e tenendo a galla il reparto con chiusure puntuali. Una conferma importante ad alti livelli. Granitico.

VASQUEZ, voto 7
Il leader emotivo e tecnico della retroguardia. Quando la nave perde il portiere, lui prende il timone e guida i compagni nella tempesta con esperienza e carisma. Non si limita a difendere: suo il colpo di testa che costringe Carnesecchi agli straordinari, dimostrando di essere un fattore su entrambi i lati del campo. Baluardo.

NORTON-CUFFY, voto 6
Vive col peso sulla coscienza dell'espulsione di Leali: la sua lettura difensiva errata su Maldini innesca il patatrac iniziale. Cerca di farsi perdonare con una gara di sacrificio e corsa, propiziando anche l'occasione d'oro per Vitinha con una bella discesa, ma la macchia iniziale resta indelebile. Colpevole.

FRENDRUP, voto 6,5
Un motorino instancabile che vale per due. Contro la mediana atalantina corre, raddoppia e chiude ogni varco, compensando l'inferiorità numerica con un dinamismo commovente. Non toglie mai la gamba e recupera palloni vitali fino all'ultimo secondo. Ubiquo.

MALINOVSKYI, voto 5,5
Soffre i ritmi alti e la pressione avversaria. Rischia grosso nel primo tempo con un intervento al limite dell'area e nel finale di frazione per poco non regala un gol a Musah con una leggerezza in disimpegno. Manca di lucidità e precisione tecnica, diventando l'anello debole del centrocampo. Svagato.

dal 67’ THORSBY, voto 6,5
Entra con una spalla malconcia ma con il cuore di un guerriero. Dà sostanza e centimetri nel momento di massimo sforzo, lottando su ogni pallone aereo. Stoico.

ELLERTSSON, voto 6,5
Tatticamente preziosissimo. Dopo l'espulsione si adatta a coprire porzioni di campo enormi, muovendosi con intelligenza tra le linee e supportando le rare ripartenze. Una gara di sacrificio oscuro ma fondamentale per l'equilibrio della squadra. Duttile.

MARTIN, SV

VITINHA, voto 6,5
Lotta come un leone isolato nella savana. Nonostante l'inferiorità, tiene in apprensione la difesa atalantina con movimenti continui e scambi rapidi. Ha sul piede la palla della vittoria, ma il palo gli nega la gioia a porta sguarnita. Un mix di talento e sfortuna. Vibrante.

dall’83’ MASINI, SV

EKUBAN, voto 6
Preferito a Colombo, svolge un grande lavoro sporco spalle alla porta, facendo salire la squadra e dialogando bene con Vitinha. Pecca di precisione nella conclusione aerea nel primo tempo, ma la sua generosità è encomiabile. Operaio.

dal 67’ COLOMBO, voto 6
Entra e sfiora subito il gol con un colpo di testa potente, trovando sulla sua strada un grande Carnesecchi. Pericoloso.

ALL. DE ROSSI, voto 6,5
Vede il suo piano partita andare in fumo dopo due minuti, ma ha il merito straordinario di riorganizzare la squadra rendendola impermeabile e pericolosa anche in dieci contro undici. Il Genoa gioca con orgoglio, chiude gli spazi e crea le occasioni migliori. La sconfitta arriva solo per un errore individuale al fotofinish, ma la prestazione del collettivo è da applausi. Orgoglioso.

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Sezione: Il Pagellone / Data: Dom 21 dicembre 2025 alle 23:01 / Fonte: Claudia Esposito
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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