Le luci del Ferraris illuminano una sfida che sa di battaglia vera, tattica e fisica. Pochi minuti prima del fischio d'inizio, Daniele De Rossi non si nasconde dietro le solite frasi di circostanza, ma analizza con lucidità chirurgica la montagna che il suo Genoa deve scalare stasera. Le parole rilasciate ai microfoni di DAZN sono un mix potente di ammirazione sincera per la macchina costruita a Bergamo e di carica agonistica trasmessa ai propri uomini, chiamati a una prestazione di cuore e sacrificio per arginare una delle migliori realtà del continente.

L'OMAGGIO AL MODELLO NERAZZURRO – Nessun giro di parole: per l'ex "Capitan Futuro", l'Atalanta oggi siede legittimamente al tavolo delle grandissime, senza nulla da invidiare a nessuno. Il riferimento all'impresa europea recente è immediato e serve a dare la misura della sfida: «Qualche settimana fa hanno battuto il Chelsea, e questo vuol dire una cosa sola: hanno raggiunto livelli di perfezione assoluta, esattamente come l'Inter». Un attestato di stima che posiziona la squadra orobica nell'élite del calcio, definendo l'asticella della difficoltà per la serata genovese.

CUORE, SUDORE E SECONDE PALLE – Ma i complimenti finiscono quando si entra in campo. De Rossi sa che tipo di partita lo aspetta, radicalmente diversa da quella, pur nobile, giocata contro i campioni d'Italia. Qui non sarà solo fioretto, ma sciabola. «Ci sarà un continuo batti e ribatti sulle seconde palle, a differenza della sfida vissuta contro l'Inter», prevede il tecnico, chiedendo ai suoi un'identità quasi viscerale: «Sto amando ogni singolo contrasto dei miei ragazzi. Chiedo che mi somiglino un po' e che rispecchino il posto in cui siamo». L'imperativo è l'intensità, con una citazione d'autore: «Dobbiamo essere questi, aggressivi senza palla: lo diceva anche Spalletti. Dobbiamo arrivare ai risultati partendo da questo atteggiamento, già da stasera».

LA MOSSA A SORPRESA – C'era grande attesa per le scelte offensive, e De Rossi ha spiazzato molti lasciando in panchina Colombo per lanciare Ekuban dal primo minuto. Non una bocciatura, ma una lettura tattica precisa in funzione delle caratteristiche dell'Atalanta. «Caleb è entrato bene contro l'Inter, è un ragazzo serio», spiega il mister, svelando poi il piano gara per scardinare la difesa nerazzurra: «Quando affronti squadre che ti vengono a prendere uomo su uomo, devi avere la possibilità di attaccare la profondità anche con velocità e caratteristiche differenti. Per questo l'abbiamo preferita così».

Tutto è pronto: De Rossi ha tracciato la via, riconoscendo la "perfezione" atalantina ma promettendo di sporcare la partita su ogni pallone vagante. A Marassi non si faranno sconti.

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Sezione: L'avversario / Data: Dom 21 dicembre 2025 alle 20:31
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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