GENOA-ATALANTA 0-1 (p.t. 0-0)
94' Hien (A)

Ci sono vittorie che valgono doppio, non tanto per l'estetica del gesto tecnico, quanto per il peso specifico che esercitano sulla psicologia di un gruppo. Il successo strappato dall'Atalanta al "Luigi Ferraris" di Genova appartiene esattamente a questa categoria: tre punti sporchi, sofferti, ma terribilmente necessari. A ergersi come baluardo difensivo e voce della consapevolezza nerazzurra nel post-partita è Isak Hien. Il centrale, autore di una prova di sostanza in una gara resa paradossalmente complessa dalla superiorità numerica, ha analizzato con lucidità ai microfoni di DAZN un match che potrebbe rappresentare la svolta nel rendimento esterno della Dea. Tra la fatica di scardinare il fortino rossoblù e la voglia di risalire la china, ecco il pensiero del difensore. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com:

Isak, al di là di ogni analisi tattica, oggi contava solo il risultato. Possiamo dire che questa è una vittoria che vale più di ogni altra cosa, arrivata al termine di una gara complessa ma portata a casa con carattere?
«Assolutamente sì. Era passato davvero tanto tempo dall'ultima volta che avevamo festeggiato una vittoria in trasferta, quindi questi tre punti avevano un'importanza capitale per noi. Ne avevamo bisogno per il morale e per la classifica. Era fondamentale tornare a vincere lontano da casa e ci siamo riusciti».

Analizzando la gara, si è avuta la sensazione che, nonostante la superiorità numerica acquisita presto, la squadra abbia faticato a trovare il ritmo giusto nel primo tempo. È stato difficile trovare varchi per scardinare la difesa del Genoa?
«Sì, è stato difficile, non lo nascondo. Certo, avere un uomo in più è un vantaggio, ma la partita è stata una vera battaglia. A volte non è semplice adattarsi mentalmente e tatticamente così presto a una situazione di superiorità; abbiamo avuto bisogno di qualche minuto per trovare il ritmo giusto e le misure al campo. Nel secondo tempo abbiamo fatto decisamente meglio, muovendo la palla con più fluidità, ma è stata comunque dura fino alla fine perché loro si sono chiusi molto bene».

Guardando la classifica, siete ancora costretti a inseguire la zona che conta per l'Europa. Credi che il margine sia recuperabile e che l'obiettivo sia ancora pienamente alla vostra portata?
«Il campionato è ancora molto lungo, manca davvero tanto alla fine. Noi non dobbiamo fare l'errore di guardare troppo in là o fare calcoli adesso. La nostra mentalità deve essere quella di procedere passo dopo passo, concentrandoci partita per partita. Solo così potremo recuperare terreno. Vedremo dove saremo più avanti, ora testa bassa e lavorare».

Poche parole, ma di grande sostanza. Hien fotografa perfettamente il momento dell'Atalanta: una squadra che sa di dover ancora trovare la sua massima espressione fluidità, ma che ha ritrovato quella concretezza e quel cinismo necessari per espugnare campi ostici come Marassi. La rincorsa all'Europa è appena ricominciata.

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© foto di TuttoAtalanta.com
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Sezione: Interviste / Data: Lun 22 dicembre 2025 alle 00:05
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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