GENOA-ATALANTA 0-1 (p.t. 0-0)
94' Hien (A)

CARNESECCHI, voto 6
Spettatore non pagante per larghi tratti di un match a senso unico territoriale, deve però mantenere i nervi saldi quando il Genoa, con l'orgoglio della disperazione, prova a pungere. Graziato dal palo di Vitinha, risponde presente sulla conclusione ravvicinata di Colombo nella ripresa, evitando la beffa atroce. Vigile.

DE ROON, voto 6
Dirompente l'intelligenza tattica con cui si adatta a fare il braccetto di difesa per l'emergenza. Non ha bisogno di strafare in marcatura vista la superiorità numerica, limitandosi a gestire il possesso e a coprire le spalle ai compagni che si riversano in avanti. Un professore di gestione, anche se la manovra che parte dai suoi piedi è talvolta troppo scolastica. Ordinato.

HIEN, voto 7
L'eroe che non ti aspetti. Dietro annulla Ekuban prima e Colombo poi, accettando il duello fisico senza battere ciglio. Ma è al 95' che si traveste da centravanti: la sua incornata è un mix di rabbia e tempismo che toglie le castagne dal fuoco a Palladino, trasformando un pareggio deludente in una vittoria vitale. Provvidenziale.

KOLASINAC, voto 6
Si sgancia sovente dalla linea difensiva per diventare un centrocampista aggiunto, cercando di scardinare il muro rossoblù con la sua fisicità. Mette in mezzo qualche pallone interessante e non rischia nulla dietro, anche se manca quel cambio di passo per creare superiorità nell'ultimo terzo di campo. Martello.

dall'81' BRESCIANINI, SV

ZAPPACOSTA, voto 5,5
Ha praterie davanti a sé, ma il motore sembra ingolfato. Tocca un'infinità di palloni senza mai trovare il guizzo vincente o il cross pulito per gli attaccanti. Si limita al compitino, prevedibile nelle giocate e poco incisivo nell'uno contro uno. Da un veterano ci si aspetta altra lucidità in queste situazioni. Spuntato.

dal 69' ZALEWSKI, voto 6,5
Il suo ingresso è la scossa che serviva. Porta vivacità, salta l'uomo e, soprattutto, pennella il cross decisivo per la testa di Hien. Dimostra che con un po' di coraggio si poteva sfondare molto prima. Elettrico.

MUSAH, voto 5,5
Un pesce fuor d'acqua. Schierato per dare strappi e dinamismo, finisce imbrigliato nelle maglie strette del Genoa. Non trova mai la posizione giusta per far male e sbaglia scelte elementari in fase di appoggio. Sembra ancora non aver assimilato i tempi di gioco richiesti, risultando un corpo estraneo alla manovra. Confusionario.

EDERSON, voto 5
La copia sbiadita del dominatore visto nella scorsa stagione. Dovrebbe prendere in mano la squadra, invece si nasconde dietro passaggi banali e un atteggiamento quasi indolente. L'errore a inizio ripresa, con quel tiro molle e centrale da ottima posizione, è la fotografia del suo momento: manca cattiveria, manca leadership, manca qualità. Se l'Atalanta vuole puntare in alto, serve ritrovare il vero Ederson. Irriconoscibile.

dall'81' KRSTOVIC, SV

BERNASCONI, voto 5,5
La volontà non manca, la precisione sì. Cerca di sfruttare la sua falcata sulla sinistra, ma ogni volta che arriva sul fondo la luce si spegne. Cross sballati o letture tardive vanificano il lavoro di preparazione. Ha bisogno di crescere nella gestione dell'ultimo passaggio. Acerbo.

dal 69' SULEMANA, voto 5,5
Entra con voglia e prova a dare strappi, anche se a volte eccede in frenesia. Dinamico.

MALDINI, voto 5
Il suo match dura tre minuti, il tempo di bruciare Norton-Cuffy e provocare l'espulsione di Leali. Poi, paradossalmente, sparisce. Con l'uomo in più avrebbe dovuto trovare spazi tra le linee, invece si eclissa, sbagliando anche i calci piazzati. Un lampo nel buio e poi il nulla. Effimero.

dal 57' SAMARDZIC, voto 5
Ingresso che definire irritante è un eufemismo. Entra in campo con sufficienza, rimediando subito un giallo inutile per un fallo di frustrazione a metà campo. Prevedibile palla al piede, non salta mai l'uomo e rallenta il gioco. L'atteggiamento è quello di chi è altrove con la testa, forse distratto dalle sirene di mercato. Occasione sprecata. Nocivo.

DE KETELAERE, voto 5,5
Si accende a intermittenza, come una lampadina difettosa. Prova qualche conclusione dalla distanza, ma manca sempre quel pizzico di "cattiveria" agonistica necessaria per spaccare la porta. Si rifugia in giocate esteticamente gradevoli ma poco concrete, non riuscendo a prendere per mano la squadra. Timido.

SCAMACCA, voto 5
Finisce stritolato nella morsa dei tre centrali del Genoa, che non gli concedono un centimetro. Si innervosisce col passare dei minuti, faticando a trovare la posizione e a far salire la squadra. Poche sponde utili e zero occasioni nitide: una serata di grande sofferenza e frustrazione. Ingabbiato.

ALL. PALLADINO, voto 5,5
Salvato dal gong. Giocare quasi interamente la partita in superiorità numerica e vincerla solo all'ultimo secondo, su palla inattiva, dopo aver rischiato di subire gol, non è un segnale incoraggiante. La squadra è apparsa lenta, priva di idee per scardinare il blocco basso avversario e confusa nella gestione del possesso. I cambi (Zalewski a parte) non hanno dato la svolta sperata. Tre punti d'oro, ma la prestazione è da rivedere totalmente. Graziato.

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© foto di TuttoAtalanta.com
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Sezione: Primo Piano / Data: Dom 21 dicembre 2025 alle 23:32
Autore: Lorenzo Casalino / Twitter: @lorenzocasalino
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