Doveva essere l'appendice della stagione passata, quella del tricolore sul petto, ed è finita nel modo più coerente possibile: con un altro titolo in bacheca. Il Napoli non si è limitato a timbrare il cartellino, ma ha legittimato la vittoria con una prestazione di spessore assoluto. Antonio Conte, fedele al suo credo per cui "alla fine si ricorda solo chi vince", ha preparato una trappola perfetta per il Bologna. Quello che sulla carta poteva sembrare un match equilibrato, si è trasformato sul campo dell'Al-Nassr in un monologo azzurro, confermando la superiorità di un gruppo che ha saputo resettare e ripartire con fame immutata.

LA LEGGE DI NERES – Se il collettivo ha funzionato come un orologio, la lancetta decisiva è stata quella di David Neres. L'esterno ha spaccato la partita con una doppietta che vale il trofeo, impreziosita da giocate di alta scuola che hanno mandato in tilt la retroguardia emiliana. È lui il volto di questa Supercoppa, l'uomo capace di trasformare la mole di gioco in oro colato. Una serata da protagonista assoluto che non solo regala la coppa, ma inietta una dose massiccia di entusiasmo in tutto l'ambiente in vista dei prossimi impegni.

DOMINIO E SPRECHI – Il 2-0 finale, a ben guardare, sta quasi stretto agli azzurri. La squadra ha dominato il campo in lungo e in largo, rischiando praticamente nulla in fase difensiva ma peccando di cinismo sotto porta. I vari Hojlund, Spinazzola e McTominay hanno avuto sui piedi le palle gol per rendere il passivo molto più pesante, divorandosi occasioni che avrebbero chiuso la contesa ben prima del fischio finale. Poco male per Conte: contava alzare la coppa e ritrovare certezze granitiche da spendere ora in campionato e in Champions League.

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Sezione: Supercoppa Italiana / Data: Lun 22 dicembre 2025 alle 22:25
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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