Inter-Lookman, la trattativa resta in bilico: è una questione di tempi (e di principio)

Il mercato ha le sue leggi, e nel caso di Ademola Lookman sembrano più legate a questioni di principio che economiche. Inter e Atalanta continuano il braccio di ferro sul futuro dell'attaccante nigeriano, con l'ad bergamasco Luca Percassi che ieri ha chiarito: nessuno detta i tempi a Bergamo, nonostante la scadenza informale fissata dai nerazzurri milanesi per domani.

TEMPISTICHE IN STALLO – La risposta all'offerta da 45 milioni (bonus inclusi), formalizzata dall'Inter martedì, potrebbe quindi slittare oltre la deadline fissata da Marotta. In tal caso, in viale della Liberazione interpreterebbero il silenzio atalantino come un educato «no». Tuttavia, la trattativa non verrebbe archiviata immediatamente: la sensazione che filtra dai nerazzurri è che resti margine per arrivare alla fumata bianca anche nei prossimi giorni, a patto che Bergamo mostri qualche apertura in più.

LOOKMAN O NIENTE – Da Milano continuano a filtrare segnali di grande ottimismo, forte anche della volontà del giocatore, che da settimane ha scelto l’Inter. Una carta che Marotta sa di poter giocare fino in fondo. Non a caso, malgrado le numerose proposte ricevute (da Nkunku a Kulusevski, passando per Nico Gonzalez e Asensio), l'Inter non ha intenzione di esplorare alternative concrete. Lookman è considerato al tempo stesso il primo e unico vero obiettivo.

QUESTIONE DI PRINCIPIO – La distanza tra le due società è minima a livello economico (due o tre milioni di differenza), ma enorme a livello concettuale. L'Atalanta ha interpretato il tentativo dell'Inter di dettare tempi e modalità come un fastidioso ultimatum, mentre la società di Zhang si è spesso trovata spiazzata dalla rigidità bergamasca sulle formule dell'operazione (definitiva o prestito con obbligo), giudicate sostanzialmente equivalenti da Marotta e soci. È così che, dietro a pochi milioni di differenza, si nasconde in realtà una questione di principio, una prova di forza tra due club abituati a trattare da posizioni di forza.

Ecco perché, se anche entro domani non arriverà la risposta attesa, difficilmente assisteremo a una chiusura definitiva: Inter e Atalanta torneranno a sedersi al tavolo, stavolta con le carte scoperte, cercando finalmente l'accordo. Perché alla fine, al di là dei principi, è sempre il mercato ad avere l'ultima parola.