Cinque anni dopo il gol di Choupo-Moting che spezzò il sogno della semifinale a Lisbona, l’Atalanta torna a incrociare il PSG in Champions League. Allora la Dea piangeva, oggi affronta il debutto europeo con consapevolezza diversa: non più l’outsider che sorprende, ma una realtà consolidata capace di conquistare l’Europa League e di mantenere continuità nel calcio che conta.

QUINTA AVVENTURA EUROPEA - Per i nerazzurri è la quinta partecipazione alla massima competizione continentale. Anche nei momenti in cui la Champions è mancata, Bergamo si è consolata con notti leggendarie – da Liverpool a Dublino – che hanno costruito un patrimonio di esperienza. Ora il nuovo ciclo, affidato a Ivan Juric dopo l’era Gasperini, si apre sul palcoscenico più affascinante: il Parco dei Principi, casa dei campioni d’Europa in carica.

IL PESO DELLE ASSENZE - Il PSG di Luis Enrique non sarà al completo - presenta il match La Gazzetta dello Sport -: mancheranno Dembélé, Doué e resta in dubbio Kvaratskhelia. Ma anche l’Atalanta arriva con defezioni pesanti: Ederson, Scamacca, Lookman e Kolasinac non saranno della partita. Se i francesi hanno perso parte dello spettacolo, i bergamaschi devono reinventarsi senza alcuni dei giocatori più incisivi. Toccherà a De Ketelaere, galvanizzato dalla doppietta al Lecce, provare a illuminare la serata parigina.

STRATEGIA DIVERSA - Juric non chiederà un pressing a tutto campo in stile Gasperini. L’Atalanta proverà a colpire con ordine: linea compatta nella propria trequarti, riconquiste e verticalizzazioni rapide per sfruttare gli spazi che il PSG inevitabilmente concederà. Una tattica simile a quella con cui il Chelsea di Maresca due mesi fa tolse a Luis Enrique il Mondiale per Club, lasciando possesso ai francesi e colpendoli in contropiede.

LE PAROLE DEI CAPITANI - Ieri a parlare sono stati Marquinhos e De Roon, entrambi presenti anche nella sfida del 2020 a Lisbona. Se il brasiliano guida un PSG ormai compiuto, l’olandese rappresenta la continuità di un’Atalanta cresciuta stagione dopo stagione, fino a smettere di essere definita “sorpresa”. Le parole del capitano nerazzurro sono state chiare: «Servono coraggio, cattiveria e orgoglio».

Stasera al Parco dei Principi non sarà solo un debutto: per la nuova Atalanta di Juric è un banco di prova per capire se può stare ancora una volta al tavolo dei grandi. Il PSG resta favorito, ma la Dea non parte battuta. E la sua storia recente insegna che nei sogni bergamaschi, a volte, c’è molto più di un’illusione.

Sezione: Champions League / Data: Mer 17 settembre 2025 alle 08:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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